Ali d'Acqua - XIII

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Roberto Sonaglia
view post Posted on 17/9/2010, 17:12




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Ground Zero

Tim non aveva mai visto tanta polvere, in vita sua, sentito tanto rumore tutto insieme - sirene, urla, lamenti, scricchiolii, sordi boati, schianti come di vetri che esplodono - e non aveva mai avuto così tanta paura. Non quella che lo assaliva a volte, di notte, quando tutto diventava silenzioso e scuro, e certe ombre nella sua cameretta si allungavano, minacciando di fargli il solletico ai piedi. Quella era una paura che bastava chiudere gli occhi, e sforzarsi di mettersi a dormire, per scacciarla. Ora provava il terrore di rimanere per sempre solo. Quando tutto il centro di San Francisco esplose, Tim fu sbattuto contro un’auto e perse i sensi. Quando si risvegliò, sua mamma era scomparsa.
Si aggirava come un sonnambulo fra i detriti e le macerie, mentre la nube di polvere densa gli impediva di vedere a più di un paio di metri, e gli entrava negli occhi e nei polmoni, facendolo starnutire. Strane figure gli passavano accanto, correndo, o barcollando, alcune coi vestiti strappati, altre coperte di sangue, tutte rivestite di una patina di polvere grigiastra, che li faceva sembrare come quei personaggi dei videogame dell’orrore.
Poi c’erano i poliziotti, i pompieri, che correvano qua e là, e Tim non capiva perché non lo vedessero, e anzi, quando cercava di fermarne uno, questo gli dava una carezza, o uno scappellotto, biascicava qualche parola e correva via di nuovo, verso il punto in cui il fumo era più denso.
Ormai era chiaro, non avrebbe più rivisto la sua mamma. Si mise a sedere sul bordo del marciapiede, poggiando il mento sulle mani, un’espressione assente sul viso, mentre i rumori intorno a lui sembravano allontanarsi, quasi risucchiati dalla nuvola di polvere che, lentamente, si abbassava a livello della strada.
Sarebbe rimasto solo, per sempre, per sempre sempre. Una lacrima iniziò a rigargli la guancia, scivolando e portando via la polvere, mentre un’altra iniziò a formarsi sul bordo dell’occhio.
- Come ti chiami? - una voce dolce, e la sensazione di una mano forte e salda sulla sua spalla. Tim alzò la testa, piegandola leggermente indietro.
- Tim - disse, rivolto alla figura alta e vestita di nero che lo sovrastava.
- Ti sei perso?
- Si... no... si, mia mamma...
L’uomo alto e vestito di nero indicò un punto, alla loro sinistra, dove la polvere iniziava a diradarsi. Tim guardò in quella direzione, e per un momento il suo cuore smise di battere.
- Mamma! – urlò, scattando in piedi e correndo verso la figura che stava uscendo barcollando, da quell’inferno grigiastro. Si fermò un attimo, prima di raggiungerla, voltandosi verso l’uomo in nero. Lo fissò per un attimo, come studiandolo. Poi gli sorrise, e mormorò un “grazie”, a voce così bassa che probabilmente quell’uomo nemmeno sentì.
Michael ricambio il sorriso, e senza aprire le labbra, rispose con un “mio dovere”, che Tim sentì benissimo, dentro il suo cuore, più che nella testa.
Poi la figura vestita di nero si voltò e, fischiettando una canzone di Jimi Hendrix, si addentrò nella nube di polvere, verso l’epicentro del disastro.

Puntate precedenti:
 
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MISTER NOBODY
view post Posted on 17/9/2010, 22:47




Finalmente scende in campo l'artiglieria pesante... e io che in un primo momento avevo pensato si trattasse dell'esatto opposto di una creatura celeste :pipistrello:... vabbè, a parte tutto, tratteggiare un arcangelo come un misterioso figuro di nero vestito è una mossa ardita, ma non incoerente: se un arcangelo fischietta Mr. Hendrix vuol dire che un po' di inferno è arrivato anche anche in paradiso :punk:

P.S. domani è anche l'anniversario della sua morte, quindi... è una citazione molto ben accetta.
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 24/9/2010, 18:22




Infatti ero indeciso se organizzarmi per postare questo capitolo l'11 Settembre o per l'anniversario hendrixiano. Ha vinto Jimi, come hai visto ;)
E mò arriva il capitolo seguente...
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 6/10/2010, 17:12




Questo è uno dei miei capitoli preferiti: l'azione sembra poca, è la Speranza a prevalere. E poi... leggendo sembra di vederlo quel bambino in mezzo a tutta quella polvere, e al caos che lo circonda... immagini che gli passano mute davanti. E' nel caso, ma non c'è frastuono... almeno nella sua anima. ;)
 
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3 replies since 17/9/2010, 17:12   31 views
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