Ali d'Acqua - III

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Roberto Sonaglia
view post Posted on 6/6/2010, 14:58




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San Francisco

C’era in effetti una ragione per cui aveva scelto San Francisco come base per la sua attività, una ragione che il Capo - quello che ha visto Tutto, ma proprio Tutto - non mancava mai di sottolineare, ridacchiando dietro la barba bianca.
La transustanziazione di Gabriel era avvenuta a New York, ma solo perché è lì che ci sono Quartieri Celestiali attrezzati a rendere il transfert più veloce e preciso. Comunque la sua missione l’avrebbe stanziato nella West Coast.
In nome di quella libertà di scelta, prerogativa anche dei Servitori Alati della Suprema Volontà, poteva decidere il luogo dove avrebbe stabilito la sua dimora terrena.
Ovviamente Los Angeles era la meta privilegiata di ogni Angelo in distacco temporaneo sul Pianeta Terra, e lì Gabe si diresse, inizialmente, studiando la città, il cielo sopra la città, le correnti nascoste sotto la città, lungo le quali si muoveva l’energia che avrebbe dovuto utilizzare, o combattere, una volta che il Leviatano si fosse svegliato.
Scattò moltissime foto di quella metropoli, riservandosi di studiarle con calma. Era un posto che lo affascinava, pieno di stimoli e vibrazioni, ma voleva vedere anche San Francisco. Perché poi, alla fine, tutto l’immaginario terrestre che aveva destinato Gabe fra le fila degli Angeli Custodi dei Sistemi Galattici, da lì derivava.
Intanto quella città portava il nome del santo più eccentrico e incredibile avesse mai incontrato, fra le Sfere; un tipo che a volte metteva in soggezione perfino il Figlio del Capo, quando discutevano del modo migliore per mandare avanti l’Azienda.
E poi, San Francisco era il posto dove gran parte di quel Tutto - perlomeno la parte più fragorosa e divertente - era accaduta: da quando, sulla spiaggia di Big Sur, Jack, Neal, Allen e compagnia lanciavano i loro “Urli”, prendendo poi la destination anyywhere on the road, a quando, in un’estate probabilmente più luminosa di altre, l’Amore esplose riempendo cielo, terra, mare e strade.

A questo pensava Gabe, mentre sorseggiava un caffè lungo, in un diner di Glendale, con le foto scattate a L.A. in bella mostra di fronte a sè, sul tavolino di alluminio anodizzato.
E fu in questa postura che lo trovò Gracelyn, passandogli accanto, e non potendo fare a meno di notare le istantanee di luoghi a lei noti, della Città degli Angeli. Il suo sguardo incuriosito non sfuggì al fotografo, che comunque continuò a bere il suo caffè, facendo finta di nulla, per non mettere in imbarazzo la bella ragazza dai lunghi capelli lisci e luminosi, e lo sguardo di smeraldo.
Il giorno dopo Gabriel arrivò a San Francisco. Con la testa piena delle note dei Quicksilver Messenger Service e i Moby Grape; l’anima che risuonava dei versi di Ferlinghetti e Ginsberg; gli occhi pieni dei colori di Fragole e Sangue e Clint Eastwood che inseguiva Scorpio, con una 44 Magnum lunga come la spada di Michele Arcangelo, il suo compagno di banco al liceo.
La prima tappa fu il Golden Gate, naturalmente, e non perché avesse urgenze da cartolina. Semplicemente quello era il ponte più bello del mondo, sulla Baia più bella del mondo. E mentre la nebbia del mattino iniziava a diradarsi, capì che i miracoli accadono, e anche agli Angeli è concesso di stupirsi, almeno una volta nel corso della loro immortale esistenza. Cosa che, durante l’apprendistato, il suo tutor Daniele aveva sempre rimarcato.
Accanto ai piloni rosso carminio del Ponte, meraviglia incarnata dei fotogrammi più affascinanti e visionari di Vertigo di Hitchcock, c’era la ragazza del diner, quella coi capelli lisci e luminosi, e la gonna lunga che sembrava la coda di una Sirena. Era scalza, e giocava con l’acqua che bagnava dolcemente la battigia.
In quel momento Gabe, se mai avesse avuto ancora delle riserve, decise che San Francisco sarebbe stata la sua casa. Scoprì in seguito che Grace viveva a Los Angeles, e la cosa lo divertì, parendogli assolutamente congrua: un’Ondina che abitava nella Città degli Angeli. Un Arcangelo che viveva a due passi dalla Porta Dorata dell’Oceano.
E quando venne il tempo della Spiaggia Bianca, nel punto in cui le onde e le nuvole si toccano, tra L.A. e Frisco, tutto divenne chiaro, per Gabriel e Gracelyn. E iniziarono ad amarsi.


A pagina 50...

L’aereo iniziò la manovra di discesa verso l’aeroporto Richland di Sidney. Rillassando i muscoli e chiudendo gli occhi, Gracelyn si concentrò, il tempo si cristallizzò, e in un attimo che parve durasse in eterno, mentre gli atomi del suo corpo si scomponevano, e poi riprendevano forma, fu sulla Spiaggia Bianca.
Parcheggiò senza troppa cura per la forma, spense il motore, e si mise in ascolto dei rumori che provenivano dall’isolato a poche decine di metri davanti a lui: urla, sirene della polizia, passi veloci. C’era tempo per l’orrore, e il tempo, dopotutto, non aveva alcun senso, sulla Spiaggia Bianca, dove l’attendeva Grace.
- Da qui è quasi irreale... voglio dire, sembra di assistere a un qualche strano spettacolo, un film...
- Si, e sarebbe bello poter rimanere fino alla fine, semplici spettatori... - Grace appoggiò la testa sulla spalla del suo Angelo, prendendogli la mano nella sua.
- Lo sarebbe si... - lo sguardo di Gabe vagava, rivolto in basso, verso quel buffo pianeta pieno di concitazione, che potevano osservare, dal divano rosso sulla spiaggia bianca fra nuvole e onde, quasi fosse un prisma sfaccettato, e ognuna delle facce corrispondesse a un luogo, un tempo, una realtà diversa, ma sempre facente parte di un Unico. Gabe sorrise all’Ondina scalza, che ricambiò quel sorriso con uno sguardo pieno d’amore.
-A volte mi sento distante da tutto questo... il Kraken, il Leviatano... quasi fosse davvero uno spettacolo annunciato per la stagione in corso, un film che ho già visto, ma del quale non ricordo il finale...
- Non è un film, purtroppo, sirenella - la interruppe Gabriel, facendosi di colpo serio - anche se è uno spettacolo che va in replica da... sempre.
- E stavolta tocca a noi cercare di scriverlo, quel finale...
- Già.
Gabe strinse la mano dell’Ondina, accarezzandole dolcemente le dita - Guarda! Lì... li vedi Grace? - indicò un punto del prisma sfaccettato, alla destra del centro. Gracelyn allungò la testa, ma non riusciva a distinguere nulla di particolare, solo un andirivieni di volti, un sommesso mormorio di pensieri, suoni e rumori mischiati a formare una strana sinfonia, quasi ipnotica.
- Lì - disse Gabe, avvicinando la testa a quella della Sirena. I suoi capelli avevano il profumo dell’Oceano in estate, quando i gabbiani volano verso il sole che sorge.
- Si, li vedo, ora... - disse Grace.
Rimasero per lunghi istanti in silenzio, osservando il bimbo che ascoltava concentrato, con gli occhi pieni di meraviglia, dondolando le gambe sulla panchina del parco, mentre la voce dell’uomo coi capelli bianchi leggeva - I Viaggi di Gulliver, riuscì a decifrare Grace, anche da quella distanza.
- Ci sono ancora padri che leggono libri ai loro figli! Guarda, è arrivato a pagina 50... - ridacchiò Gabe.
- Il nonno... è suo nonno - affermò Grace, con sicurezza. Gabe si voltò a fissarla, per un attimo, poi tornò a guardare in quel prisma, che conteneva un pianeta.
- E’ un mondo assurdo, ma a volte sorprendente...
- …e pieno di miracoli - disse Grace.
- Già - Gabe sorrise, e sollevò la mano destra, dove per un istante brillò una luminescenza diafana, fatta di tutti i colori, che parve prendere la forma di una spada di luce - e merita un happy ending.
- Si - Grace lo baciò sulla guancia, stringendosi ancora più stretta a lui.

Puntate precedenti:

Prologo

Capitolo I

Capitolo II



Edited by Roberto Sonaglia - 19/6/2010, 11:48
 
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Jesterfield
view post Posted on 9/6/2010, 09:31




La prima parte di questo capitolo è ASSOLUTAMENTE STREPITOSA. Stile eccellente, gioco citazionistico straordinario, una sottile ironia, un nonsoche di inesprimibile, il modo in cui giochi con le grandi e le piccole cose del mondo, diamine, sono a bocca aperta. Strepitoso, strepitoso, strepitoso.

La seconda parte rimane del livello (eccellente ed eccezionale) dei capitoli precedenti e successivi.

Quando lo pubblichi, Roberto?
 
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Alice111
view post Posted on 10/6/2010, 14:22




siiiiiiiiiiiiiiii come dimenticare questo racconto straordinario? Questi personaggi fantastici:Gabriel e l'Ondina??? Una Sirenella dalla voce d'argento e il suo Angelo?? La spiaggia bianca...Melville...il Leviatano e il Kraken? ekkecavolo!!! Grandioso e supergalattico racconto :rolleyes: che ho letto con enorme piacere, ke nn mi ha mai stancata nè annoiata...raga...siete unici :clap:

mah...guardo il mio avatar, ma :uhm: è bellissima la fanciulla...però :unsure: nn mi ci vedo...e che c'è sta na rosa in giro??? :firulì: altrimenti...una vampira ehheheh ke rompi...son mi :cry:

:casse:
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 12/6/2010, 09:36




CITAZIONE (Jesterfield @ 9/6/2010, 10:31)
Quando lo pubblichi, Roberto?

Fosse per me anche ora, ma dice sono troppo occupati a Mocciare e Meyerare, gli editori!!! :D
 
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Jesterfield
view post Posted on 15/6/2010, 09:20




Editori idioti...
Senti, fa' così, stampalo e inviamene una copia autografata. ^^

E posta il quarto capitolo.
 
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MISTER NOBODY
view post Posted on 15/6/2010, 22:31




CITAZIONE (Jesterfield @ 15/6/2010, 10:20)
E posta il quarto capitolo.

Infatti, l'ultima volta sono arrivato al momento clou della storia senza poter sapere come finiva, speriamo che stavolta non incorrano contrattempi :B):
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 18/6/2010, 13:20




@Matteo
Promesso, se nessun editore, svegliandosi una mattina, scopra esiste questa perla, e decide ipso facto di pubblicarmela, una copia una per te ci sarà!!!!

@Nowhere Man
Ci sono luoghi in cui, nonostante le apparenza, gli Angeli non si trovano troppo a loro agio. Lì esistono i contrattempi. Qui, a Casa mia, no, stai tranquillo, e leggerai tutta la storia ;)
 
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ƒelix
view post Posted on 6/7/2010, 17:35




CITAZIONE
destination anyywhere on the road

svista :)

CITAZIONE
e in un attimo che parve durasse in eterno,

Secondo mè DURASSE IN si può togliere, così sarebbe più fluido :)

CITAZIONE
Si, e sarebbe bello

Ah Ah Ah! Ma che mi combini? :P

CITAZIONE
- Lo sarebbe si... -

ma gli accenti proprio non ti vanno giù, eh? ;)

CITAZIONE
ma sempre facente parte di un Unico.

Anche quel FACENTE, che è un po' bruttino, si potrebbe levare, no?

CITAZIONE
- Si, li vedo, ora... -

di nuovo :)

CITAZIONE
Rimasero per lunghi istanti in silenzio, osservando il bimbo che ascoltava concentrato, con gli occhi pieni di meraviglia, dondolando le gambe sulla panchina del parco, mentre la voce dell’uomo coi capelli bianchi leggeva - I Viaggi di Gulliver, riuscì a decifrare Grace, anche da quella distanza.

A una prima lettura non l'ho capita bene, intendo soprattutto la fine. Poi, rileggendo da capo e lentamente ho capito che vosse dire, però mi sembra lo stesso un po' contorta. Tutto ciò che hai scritto finora fila che è una meraviglia, ed è un colpo al cuore doversi fermare così :) Magari prova a vederla un attimo, se si può fare qualcosa...

CITAZIONE
Grace, anche da quella distanza.
- Ci sono ancora padri che leggono libri ai loro figli! Guarda, è arrivato a pagina 50... - ridacchiò Gabe.
- Il nonno... è suo nonno - affermò Grace

Qua pare ti sia sbagliato O.O
Forse invece sono io quello che non capisce - molto probabile, sì - ma non è Grace che vede da una lunga distanza? Poi interviene Gabe dicendo pure la pagina a cui sono arrivati, quindi arriva Grace che lo corregge... boh... xD

CITAZIONE
- …e pieno di miracoli - disse Grace

Sono sicuro che ti farà piacere che io ti ho fatto notare lo spazio inesistente tra la E ed i puntini... ^^"

CITAZIONE
spada di luce

O.O
Ho il timore che tu pensi che io ti ho fregato l'idea in qualche modo... prima l'arcangelo, po la spada di luce. Dato che anche questi due elementi sono comparsi nella mia storia, ho paura che tu dubiti di me O.O"
In quel caso credimi davvero, io sto portando (anzi, cercando di portare) avanti la storia da molto tempo, mlto prima di leggere questo supendo racconto (che so che anche tu ci stai lavorando da moooolto tempo).
Veramente, non mi permetterei mai :)

CITAZIONE
- Si -

"arieccolo" :P

Brano bellissimo, come gli altri.
Kraken? Leviatano? Mmm... me curioso ^^
Appena potrò cercherò di saziare la curiosità che si è creata in me per colpa tua... ç.ç
Complimenti per il lavoro conterraneo =)
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 7/7/2010, 11:27




Aiuto! Faccio tutti 'sti svarioni!?!? :blink: :wacko: meglio mi dia alla floriculutura, mi sa...
A parte gli scherzi, considera che questo racconto, per quanto come hai ben intuito me lo porto dietro da parecchio, è sempre una prima stesura, ancora non rivista, un 'buona la prima' alla Mozart, insomma (ehm...). Quindi ogni osservazione, specie se puntuale come le tue, è la benvenuta, e ne terrò prezioso conto al momento della revisione generale (quando mi ci metto, cioè).
In quanto all'Arcangelo, le spade di luce, sono elementi tipici di un certo genere di Fantasy, è come dire che tutti quelli che scrivono di cavalieri e dame copiano l'Ariosto. Poi noi umbri siamo imbevuti di spiritualità fantastica, sarà per San Francesco, sarà che (non l'avevo mai notato, prima che un amico di un'altra regione me lo sottolineasse) i nomi di certi luoghi sembrano usciti fuori dal Signore degli Anelli: Pietralunga, Ponte Valleceppi, Ponte Felcino, Montefalco, Acquasparta etc etc.
Mi fa un immenso piacere il mio racconto ti abbia catturato, ora non ti lascerà più andare, vedrai! ;)
Da parte mia vado al tuo, che ho visto hai messo una nuova puntata, e voglio assorbirmela con calma ;)
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 29/8/2010, 15:44




CITAZIONE
Intanto quella città portava il nome del santo più eccentrico e incredibile avesse mai incontrato, fra le Sfere; un tipo che a volte metteva in soggezione perfino il Figlio del Capo, quando discutevano del modo migliore per mandare avanti l’Azienda.

In sole tre righe, una botta di Genio! E' tra i miei paragrafi preferiti dell'intero racconto!
La seconda parte è molto tenera, che dopo quella in cui descrivi l'incontro - anzi gli incontri - con Grace, e le origini di Gabe sul pianeta Terra, stacca dando una virata d'anima, che apre le porte alla storia vera e propria...
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 29/8/2010, 22:21




Un 'accenno' che è in realtà un colpo puntato dal Cielo alle questioni terrene. Un 'accenno' che dà via ad eventi che, in maniera sotterranea, rendono il racconto completo. Poteva passare inosservato, considerato una digressione, un surplus. Non lo era. Tu l'hai notato. Non è un Caso.
 
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10 replies since 6/6/2010, 14:58   92 views
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