Talete 5

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Giovanni Pili
view post Posted on 12/12/2010, 21:54




Puntata sucessiva.

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Una secchiata d’acqua lo ridestò.
Inizialmente non ricordò nulla, poi tutto fu nuovamente chiaro. Ora si trovava disteso a terra, attorniato da una grande folla, con in prima fila Anassimandro e tutti gli altri suoi allievi. Gli sorridevano guardandolo come fosse una donna che aveva appena partorito.
– Piantatela di guardarmi come fossi una che ha appena partorito, disse.
Si mise a sedere, la gamba gli faceva ancora male, ma ora in compenso era fasciata.
– Saluti a te Saggio Talete, disse un uomo completamente glabro, chino dinnanzi a lui, mi chiamo Amurbar. Il mio padrone ti ha affidato alle mie cure.
Sorrise divertito. Quella scena era famigliare. Ricordò quando, lungo il suo viaggio dal Sinai al fiume Eufrate, fu salvato da una carovana di mercanti diretta verso Babilonia. Allora si ridestò all’interno di una tenda, a riportarlo in sé fu un panno umido; una schiava semita gli detergeva la fronte: profondi occhi neri, capelli lunghi e crespi, seno rigenerante.
– Sono nell’Olimpo? Le chiese, sei tu Afrodite?
Rise.
– Mi chiamo Fatima, Afrodite non so chi sia, gli rispose, ti trovi nell’accampamento del mio padrone Assur. L’Olimpo non so nemmeno dove sia. Ci troviamo a un giorno di viaggio dall’Eufrate, alle porte dell’Impero Babilonese.
Assur apparteneva alla classe degli Awilum, gli uomini liberi che potevano possedere terre e schiavi, che in quanto tali appartenevano alla classe dei Wardum, come Fatima. Infine c’erano i cortigiani che lavoravano alla corte dell’Imperatore Nabucodonosor II, che appartenevano alla classe dei Mus-kenum, ed erano dei semi-liberi. Questo è quanto Talete apprese dalla bocca di Assur durante il viaggio fino a Babilonia. Talete gli raccontò le sue avventure dal Sinai fino a quando lo raccolsero privo di coscienza sotto il sole cocente del deserto.
Tutto cominciò quando le scorte d’acqua iniziarono a scarseggiare. Il sole picchiava sadico di giorno e il gelo della notte gli dava il cambio, così che la sua pelle divenne secca e cominciò a spaccarsi come quella di un lebbroso. La sete è una brutta compagna di viaggio, per non parlare della micidiale alternanza tra caldo e freddo, che spacca la roccia, producendo durante i millenni oceani di sabbia. In questi frangenti un giorno ecco che sentì, da prima dei sibili, poi vide chiaramente una pioggia di frecce, una di queste trafisse il suo cammello che cadde a terra assieme a lui. Gli arrivarono in contro dei cavalieri.
– Scusaci, siamo Sumeri e siamo in guerra con gli Ittiti; pensavamo fossi uno di loro.
Per farsi perdonare gli donarono un otre, col quale poté dissetarsi. Ma per poco, infatti dopo qualche tempo – non seppe dire quanto – quell’otre venne perforato da una lancia, che glielo strappò letteralmente dalle mani, disperdendo la poca acqua rimasta. Arrivarono altri cavalieri.
– Scusaci, siamo Ittiti e siamo in guerra con gli Assiri; pensavamo fossi uno di loro.
Silenzio.
Non li degnò di una parola, proseguì il suo cammino, più incazzato e assetato di prima, mentre quei cavalieri scomparivano alle sue spalle. Infine, dopo un altro imprecisato lasso di tempo, un dardo lo colpì alla tempia lasciandolo mezzo tramortito a terra. E guarda un po’, altri cavalieri gli vennero in contro.
– Scusaci, …
– Lo so, siete Assiri e pensavate fossi uno di loro.
Poi i suoi ricordi si perdono. Vuoto totale, fino al risveglio nella tenda del mercante Assur, coccolato dalla dolce Fatima.
– Non è possibile, disse Assur, Sumeri, Ittiti e Assiri non esistono più. I primi due sono scomparsi da secoli, gli ultimi sono stati sconfitti dalla stirpe del nostro imperatore. Tu hai visto un miraggio mio giovane amico.
– Buon Assur, se come dici tu ho visto un miraggio – anzi, tre – come faccio a sapere i nomi di questi popoli, da me mai sentiti prima?
Assur si grattò la barba perplesso, poi disse: – Non potevano che essere degli spiriti, le anime erranti degli antichi popoli di questa terra. Capita spesso ai pellegrini che attraversano il deserto di avere queste visioni, sei fortunato, hai avuto un contatto col regno dei morti.

Edited by Giovanni Pili - 12/12/2010, 23:20
 
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