Sasso tremante, una giovane inglese con fobie, alcune delle quali fondate...

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CB-PR
view post Posted on 2/6/2016, 17:38




Sasso tremante
Sono Violet Carter, sono un sasso e sto tremando. O meglio, sono stata messa in un sasso, e se potessi muovermi tremerei. È la mia anima a tremare. Un sassetto grigio in un parco naturale di Newcastle (UK) pieno di erbacce su cui piove.
Devo tenere la mente impegnata, devo sognare in fretta, magari un sogno realistico. Sarebbe l’ideale.
Avanti, pensa, pensa! Potrei tenermi distratta lanciandomi in un sogno lucido, e invece sono qui con l’ansia di dover pensare e riesco a pensare solo a questo.
Dai, forza, visualizza, sogna! Niente. Ma io uscirò. Prima o poi questo sasso si frantumerà, e allora sarò libera.
-Un anno prima-
“Violet17, il tuo racconto è in qualche modo deprimente e allo stesso tempo freddo. Manca di emozioni e quelle poche emozioni che ci sono saranno frutto del caso”.
Mi alzo in piedi sulla moquette grigia, guardando il grande monitor nella mia piccola stanzetta buia in affitto, perdo le staffe e dico sibilando, per non svegliare i miei coinquilini: «Che cosa?!». Mi precipito a rispondere al post, sul forum “Write-at-night”, e scrivo:
«Non me ne frega niente che sei l’admin. Tu non puoi trattarmi così, sarai brava tu a scrivere. Vediamo che cosa sai fare». Aspetto un minuto abbarbicata con ansia sulla mia poltroncina girevole e poi un piccolo suono di campanellini mi segnala che ho ricevuto una risposta.
WriteAtNightAdmin scrive: “Parole come frega ed espressioni di sfida come sarai brava tu, non sono in linea con lo spirito del forum, per cui ti sto bannando e sto eliminando la discussione”.
«No! Pezzo di una maledetta che non sei altro. Tu non puoi …!». E invece può e come.
Basta, devo uscire dalla stanza se no spacco il computer a pugni. Tuona. Inizia a piovere e le gocce ticchettano sulle guarnizioni usurate della finestra.
È la vigilia di capodanno e qui a Newcastle sono le undici di sera. Dovrei essere in compagnia di amici e conoscenti vari, o almeno di qualche parente. E invece sono sola. Devo staccarmi dai social network altrimenti la gente vedrà che sono online. Magari potrei capire in due minuti perché sono così sola, che cosa sbaglio quando mi rapporto alle persone.
Sì, potrei comprare uno di quei libri del tipo “Motivazioni per il successo” oppure “Come uscire dai social e socializzare”. I consigli del caso sono “sorridi sempre” e “ascolta con interesse”. Posso spararmi per favore?
No, non posso, ho parenti a Brighton che starebbero male sapendo della mia morte. Così mi tocca ancora vivere. Eppure non sono bruttissima.
Con un vestito giusto e qualche ritocco ben fatto sono presentabile. Sono una ragazza inglese presentabile e nessuno mi si fila di striscio. Mi guardo un attimo allo specchio ed esco. Basta scrivere. Sono una fallita anche in quello. Arrivo a piedi su Osborne road. La via è piena di alberi, pub e giovani universitari. Almeno il conto alla rovescia devo farlo in compagnia. Mi aggrappo al più sfigato di una comitiva, bevo qualcosa e aspetto mezzanotte, sì, il piano è questo.
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se vi piace questo inizio, commentate e continueremo a scrivere fino a creare un romanzo
 
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