BUFFONI! |
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| Adesso ti racconto come stavo male io mentre vomitavi i resti della notte brava, l'alto e forte tuo fratello ti stringeva e con cura i tuoi splendidi capelli sollevava
e gli ospiti più giusti di quella notte scura sapevano comportarsi come si doveva; a debita distanza di te prendersi cura una battuta e un fazzoletto ti porgeva.
Ma com'eri bella non lo sai, e di quelle lacrime e le parole a vanvera forse poco lucida ma per sempre splendida; io mi son goduto ogni minuto.
Adesso ti confesso che ho visto lo spettacolo ma che come al solito ero senza invito, spettatore non pagante, distratto e strafottente ho adorato il pianto e il tuo lamento
non solo i sorrisi dei tuoi migliori giorni; ogni posizione del corpo e smorfia del tuo volto ogni tuo discorso, sensato o scapestrato è un'opera per me, d'artista illuminato.
Mi confesso con il foglio che mi assolve dal peccato di far foto con la mente al museo della tua vita mi consolo con il fatto che t'ho vista e t'ho sentita e ti giuro su me stesso, possa io morire adesso;
che per te conservo un bacio, dal piangere dal ridere come non è mai accaduto.
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