Una conversazione con..., Patrisha Mar

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Terry78
icon12  view post Posted on 5/9/2013, 14:33




Ciao Patrisha e benvenuta nel mio piccolo angolo. Tu non sei nuova di queste parti, perché recentemente ti ho intervistata sul mio blog per la The Shadows Saga con la tua amica Angela. Ma oggi parliamo solo di te e del tuo ultimo libro. Beh... la prima domanda che mi sorge spontanea e che credo incuriosisce un po’ tutti i lettori è: come mai hai deciso di scrivere un romanzo da sola? Credi che l’esperienza di scrivere in coppia sia stata utile per cimentarti nella scrittura di un romanzo da solista?

Prima di tutto ciao a tutti e grazie a te Teresa per l'occasione che mi dai nel parlare un po' del mio lavoro e di me.
Scrivere in coppia usando lo pseudonimo di Katherine Keller è stata una esperienza esaltante. Con Angela C. Ryan c'è stata e c'è tuttora una grande alchimia, riusciamo a creare storie con fluidità, inventiva e tanta voglia di divertirci. Indubbiamente è stata la miglior palestra per me, per imparare, per rompere alcuni miei tabu' di scrittura e Angela è stata sempre una partner favolosa, che ha saputo credere in me. Eravamo l'una lo stimolo dell'altra in una continuità di idee che fanno parte del nostro modo di scrivere insieme. Ma proprio per questo motivo e soprattutto per la solidità del nostro sodalizio, abbiamo pensato che era giunto il momento di metterci in gioco anche singolarmente. Abbiamo due stili molto diversi e ve ne accorgerete quando leggerete i nostri lavori.
Per me era importante misurarmi con le mie sole forze, vedere dove mi avrebbero portato i miei racconti, dove mi avrebbero portato i personaggi di fantasia che affollano la mia mente. Continuerò a scrivere in coppia con Angela perché amiamo la saga e amiamo farlo, e continuerò a scrivere da sola, sperando di incontrare il favore del pubblico con i miei romanzi solisti. Di certo per me è importante gettarmi nella mischia con fiducia, positività ed entusiasmo.

Prima di parlare del tuo libro, parliamo un pochino di te e del tuo approccio col mondo della scrittura. Allora, in genere come ti piace scrivere le tue storie: con la cara e vecchia penna (intramontabile) oppure direttamente al pc? Quando inizi a scrivere una storia parti da una semplice idea che hai annotato da qualche parte, oppure ti crei degli schemi fissi e delle schede-personaggio? In genere, cosa o chi ti ispira una nuova storia: un libro, un autore, una musica, sogni, etc.? Preferisci scrivere in tutta tranquillità, quindi nel silenzio, magari la sera, oppure quando hai un momento libero? Sei moglie e mamma, in qualche modo questi ruoli ti tolgono un po’ di tempo alla scrittura, o riesci sempre a ritagliarti i tuoi spazi? Ordine sul tavolo di scrittura o disordine, perché si sa nel caos si trova tutto?

Uhhh aspetta mi preparo... pronti...via!
Scrivo direttamente al pc, ormai il pc è l'estensione del mio braccio. Per quanto riguarda la scrittura, tutto parte da un'idea, solitamente una folgorazione che mi appare in un momento del tutto inaspettato. Mi viene da ridere perché solitamente mi capita nel momento sbagliato e devo subito trovare carta e penna per appuntarla. Parto da un'idea e soprattutto dalla prima scena che da sola si figura nella mia testa, come se guardassi un film... e parto da lì. Ho preso la buona abitudine che mano a mano che creo dei personaggi, in un file a parte riporto la loro scheda, in modo da non sbagliare mai con i dettagli, tipo colore capelli etc etc...
L'ispirazione, come ti dicevo, mi appare all'improvviso e solitamente non coincide con un fattore esterno... mi viene così anche se faccio una cosa del tutto normale, come spingere la carrozzina di mia figlia durante una passeggiata.
Io amo scrivere in silenzio, anche se qualche volta scelgo una musica di sottofondo, ma è raro. Ho provato a scrivere anche la sera, ma di solito ci arrivo stanca morta e non è che do il meglio di me. Scrivo quando posso, quando riesco a conciliare il tempo che dedico alla mia famiglia e a altre cose, come le revisioni. Non è facile, da quando autopubblico ammetto che il tempo che ritaglio per la scrittura si è compresso, ma cerco di non mollare mai. Anche perché i personaggi mi minacciano! A parte gli scherzi, se qualcuno sa come allungare la giornata oltre le 24 ore, me lo dica subito! Io amo scrivere nel disordine, intorno a me la scrivania è perfettamente caotica, come piace a me!

Bene! Ora che sappiamo quasi tutto sul tuo metodo di scrittura, passiamo al tuo libro: “I protettori dell’Oracolo – Buio”. Racconta un po’ com’è nata la storia, il perché di questo titolo, e come mai ha deciso di raccontarla in due volumi.

In realtà la storia è nata tutta partendo dai due personaggi protagonisti, due fratelli gemelli, dal tipo di persone che sono, quello che vogliono, cosa fanno. Inoltre il mio sogno è sempre stato far sposare due mie grandi passioni, il fantasy e l'ottocento inglese. Sono sempre stata affascinata dalla letteratura inglese di quel periodo e così ho deciso che il mio primo romanzo solista, sarebbe stato un connubio delle mie due passioni. Spero di essere riuscita nell'intento.
Il titolo nasce un po' dal fulcro della storia, i Protettori sono dei cacciatori di mostri, letteralmente, e si affidano per tramandare la loro storia e missione al libro dell'Oracolo. Il primo romanzo della duologia si intitola Buio, il secondo Luce. Quando leggerete capirete il perché di questi sottotitoli. E si tratta appunto di una duologia perché volevo parlare di più personaggi, di quello che provano, della loro vita e per farlo un romanzo autoconclusivo mi sembrava limitante, una trilogia troppo lunga. Così ho scelto questa opzione. Con il secondo romanzo ogni cosa in sospeso trova il suo epilogo e la sua spiegazione.


E’ quasi normale, secondo me, fare un paragone con la Shadows Saga. Cosa troveranno principalmente di differente i lettori, cosa invece di simile?

Come ti accennavo prima, The Shadows Saga è il perfetto incastro di due stili e personalità diverse fra loro. Le due KK si sono amalgamate e la cosa ha dato un'impronta alla serie. Ma singolarmente ci discostiamo dai nostri lavori in comune, soprattutto nello stile di scrittura e nel genere di fantasy.
Pur rimanendo nell'adult, I Protettori è meno hot, la passione c'è, ma è sottile, sospirata, romantica. Non ci sono poi le figure classiche dei vampiri, licantropi, streghe etc... Ho voluto scrivere una storia diversa in tal senso, l'ho presa come una sfida. In comune, direi che si può trovare l'approfondimento psicologico ai personaggi, a cui è molto caro. Mi piace entrare nella loro mentalità, costruire il loro background, vivere le loro emozioni e farle vivere di riflesso ai lettori.

In questo libro racconti la storia di quattro personaggi, due in particolare, Bernadette e Benjamin, i fratelli Nicholls, metteranno un po’ in discussione quello in cui credono, e cioè l’Oracolo, il testo sacro dei Protettori. Come mai nasce in loro questo dubbio, questa inquietudine?

Senza svelare troppo, posso dire che entrambi hanno una forte personalità però il loro approccio alla missione è differente. Bernadette è più una credente, si affida al retaggio per affrontare il suo compito, ma un incontro importante le farà rivedere le sue priorità. Dal canto suo Ben non vorrebbe essere un Protettore, e non si fida di chi ha intorno. La sua inquietudine nasce dal fatto che vorrebbe stravolgere la sua vita, affrontarla in modo diverso. E' stato davvero bello scriverlo. Un personaggio estremamente conflittuale.

Accanto a questa storia, si intrecciano ben due storie d’amore volute dal destino. Due grandi sentimenti che si intrecciano sullo sfondo di una guerra combattuta nell'ombra. Parliamone un po’, allora. Cosa hai privilegiato di più raccontare in queste storie d’amore (i sentimenti, la fisicità, la drammaticità di amori non vissuti o non corrisposti)? E in cosa differiscono l’una dall’altra le storie d’amore raccontate?

Bellissima domanda Teresa. Allora, direi che questa volta ho affrontato le storie d'amore privilegiando soprattutto l'aspetto romantico, è forte la componente del destino, della predestinazione, dell'incontro di personalità differenti che insieme si compensano e si aiutano. In questo le due storie d'amore hanno dei punti in comune, come per la loro sofferta drammaticità. La differenza sta proprio nelle personalità dei personaggi, in come vivono l'amore, in come lo combattono e lo cercano.

Quale personaggio, magari secondario, secondo te, col senno di poi, meritava di avere un po’ più di spazio nella storia perché ha un ruolo-chiave nell’intreccio della trama? Perché?

Direi che i personaggi hanno avuto lo spazio che dovevano nell'intreccio, ognuno ha la sua parte nella giusta proporzione. Soprattutto nel secondo romanzo che conclude la duologia.


C’è un messaggio, una morale nella tua storia, non so... è un libro che porta a fare delle riflessioni, oppure è un romanzo di semplice evasione e basta?

I protagonisti sono personaggi che vogliono crescere, che vogliono trovare il loro posto nel mondo, che vogliono capire chi sono. Il romanzo, pur mantenendo i toni di un paranormal romance intrecciato a un urban fantasy, offre parecchi spunti di riflessione. Per alcuni personaggi è un romanzo di crescita, di consapevolezza. Forse l'involontario messaggio è che non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni, di non farsi influenzare dagli eventi, e di credere in sé stessi.


Secondo te, cosa un buon libro dovrebbe contenere per catturare la tua attenzione (una trama ricca, un bel po’ di personaggi nei quali immedesimarsi, una scrittura semplice e lineare, etc.)? E tu con questo libro quali obiettivi ti sei prefissata di raggiungere, ad esempio?

In un romanzo cerco sempre l'approfondimento dei personaggi, mi piace che questi evolvano durante l'arco della loro storia. E certo è fondamentale per me trovare almeno un personaggio in cui immedesimarmi e con cui entrare in empatia altimenti mi rimane ostico terminare la lettura.
Ammetto di adorare certi preziosismi di forma, anche se una lettura scorrevole e veloce, ha pregi che apprezzo enormemente, ma quello che più amo è la magia, la combinazione di parole che regalano emozioni... il perfetto incastro di sensazioni che lo scritto e la bravura dell'autore trasforma in immagini.
Spero di cuore che chi leggerà I Protettori amerà i miei personaggi e il loro modo di affrontare la vita e l'amore. Che saprà calarsi nel loro mondo con fiducia e curiosità e che passi qualche ora piacevole durante la lettura.

Progetti “scrittevoli” per il futuro. Qualche anticipazione...

Con Angela stiamo per cominciare la revisione del terzo capitolo della Shadows Saga.
Per quanto riguarda me sola, oltre l'uscita fra qualche mese della seconda parte di "I Protettori", ho da revisionare un altro paranormal romance, già scritto e finito che uscirà l'anno prossimo. E contemporaneamente, anche se a rilento, sto scrivendo un urban fantasy solista, che se andrà funzionerà, sarà l'inizio di una saga.


Vuoi aggiungere qualcos’altro prima di concludere questa bella chiacchierata?

Vorrei ringraziarti per questa intervista piena di domande interessanti e incrocio le dita per questa mia avventura in solitaria. Male non fa! Ciao a tutti.

Potete leggere l'intervista anche qui: http://terrysfantasy.blogspot.it/2013/09/u...trisha-mar.html

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