Una conversazione con..., Francesco D. Bianco

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Terry78
icon12  view post Posted on 31/8/2013, 15:40




Ciao Francesco e benvenuto nel mio piccolo spazio. Tu ti sei accostato al mondo della scrittura solo verso i ventisette anni, prima ti sei dedicato alla musica. Racconta un po’ come sono nate queste tue due grandi passioni. C’è qualcosa che secondo te le accomuna, oppure ogni arte è a se stante?

Ciao! Sono molto lieto di essere fra i tuoi intervistati. Questa è la mia prima intervista, la prima volta in assoluto e sono molto emozionato... Dunque... La vita da musicista è iniziata all'età di 4 anni quando mio papà, appassionato per la tromba, ha deciso di mandarmi in una piccola scuola bandistica vicino casa. Da li è iniziato un lungo viaggio che mi ha portato fino ad ora.
Ho frequentato il liceo musicale di Ivrea e, dopo molte fatiche, sono riuscito a entrare nell'orchestra del "Music-all" di Strambino. Ho avuto l'opportunità di girare per il nord Italia, portando in giro il famoso musicall: Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat, collaborando con registi, sceneggiatori, corpi di ballo e musicisti di alto livello.
Dopo dieci anni di attività, ho deciso, in seguito, di suonare con diversi altri gruppi, in giro per il canavese. Ho fondato un gruppo chiamato Euphonica, sciolto poi nel 2010. Insomma, ho avuto un bel da fare. Attualmente suono in una band funky rock: i Frida Funk, vincitori del premio Ivrea in musica. Il gruppo ha partecipato ai migliori festival della zona tra cui: Cuorgnè rock festival, Tavagnasco rock e Miscelarock festival.
Ho iniziato a scrivere solo l'anno scorso, comunque. Un po’ per gioco, un po’ per buttare giù le idee che avevo in testa.
La musica, i libri e la scrittura, anche se è una passione in vorticosa crescita, sono tre passioni che si collegano fra loro. Sono loro che mi tengono a galla, in questo mondo un po’ spietato. Queste passioni, quindi, sono il mio rifugio, la mia seconda casa.

Ti sei cimentato subito nella scrittura di un romanzo o prima scrivevi anche qualche piccolo racconto, qualche poesia?

Leggo molti libri durante l'anno. La maggior parte sono vecchi libri di fantascienza. Quei libri, a prima vista e per alcuni insignificanti e polverosi, sono riusciti a darmi una carica emotiva così grande, da spingermi a iniziare quello che ora è diventato Emmanuel. Prima di questa esperienza, comunque, non avevo mai preso una penna in mano e tantomeno non avevo mai installato word sul pc.
Questa esperienza, probabilmente, ha fatto scattare una molla in me in grado di esprimere a lettere, le emozioni che provo.

Cosa vuol dire principalmente per te scrivere?

Scrivere per me è diventato un rito. Un momento profondo dove raccogliere tutte le mie idee, dove poter stare in pace con me stesso vivendo nei miei molteplici mondi.
Mi rilassa, mi rende "migliore" forse, perché dà la possibilità di ascoltarmi, di sentire i miei pensieri e il mio cuore; cosa che normalmente non succede quasi mai.

C’è qualche scrittore o qualche libro che ti ha ispirato, che ti ispira? Se sì, quale e perché?

Ho iniziato tanti anni fa leggendo libri di saggistica. La maggior parte riguardavano degli studi sui templari e sugli ufo. In seguito, grazie ad un ragazzo, ho scoperto la fantascienza.
Philip K. Dick e Asimov sono diventati i pilastri delle mie giornate, ma Dick, in assoluto, è e rimane il mio autore preferito... A casa posseggo quasi tutti i suoi libri, la maggior parte dei quali hanno formato il mio modo di scrivere e hanno fatto crescere e sviluppare le mie idee. Uno dei suoi libri, tra l'altro, Ubik, ha dato uno spunto al racconto di Emmanuel.

Parliamo di “Emmanuel” il tuo romanzo d’esordio. Racconta un po’ di tutto su questo libro. Come ad esempio: perché hai deciso di intitolarlo così? A quale genere letterario si allaccia (fantasy, horror, rosa, giallo, etc.) e perché hai scelto questo genere per il tuo romanzo? Quanto tempo hai impiegato per scriverlo? Cosa si troveranno di fronte i lettori, leggendolo? Dove si può acquistare?

Ho iniziato a scrivere Emmanuel a novembre del 2012. Ricordo che era sera e la mia compagna era andata a dormire presto, per via dei turni in ospedale. Così, decisi di provare a buttare giù qualcosa. Ho iniziato per gioco... Non avrei mai e poi mai immaginato di arrivare fino a questo punto.
Posso reputarmi uno pseudo scrittore, o uno che si diverte con le lettere, diciamo. I veri scrittori sono altri, quelli che ti fanno sognare e riescono a farti dipingere in testa ciò che loro provano.
Emmanuel è un libro di fantascienza ambientato in un futuro prossimo: il 2050. E' un romanzo che tocca vari argomenti: l'ufologia, la religione, la tecnologia. E' ambientato in un mondo dove tutto è alla fine.
Il 2050 è il tempo delle grandi decisioni: bisogna scegliere se vivere e salvare il mondo; o morire, distruggendo l'umanità con le nostre stesse mani. Il romanzo è pieno di doppi sensi e riferimenti alla religione e alle ultime scoperte ufologiche. All'interno si possono trovare piccole pillole di ufologia e riferimenti a eventi realmente accaduti.
Insomma, il libro è proiettato in un futuro realmente possibile, dove le vite di alcuni alieni si mescolano con quelle dei personaggi del mondo di Gaya.
Ho impiegato sei mesi per scriverlo e altrettanti sei mesi per correggerlo e metterlo in commercio sul sito della Feltrinelli "ilmiolibro.it." Si può acquistare ordinandolo in tutte le librerie d'Italia e su tutti i portali e-book, fra cui: Amazon, i-book di Apple, bookrepublic e tantissimi altri.
Che dire... Emmanuel è un romanzo tutto da scoprire. Chi è Emmanuel? Cosa ci riserva il futuro? Scopritelo da voi!!!

Il libro è nato man mano che lo scrivevi, oppure hai costruito delle scalette, degli schemi, delle schede-personaggio per raccontarlo?

Sono partito con un'idea e una piccola trama. Man mano che andavo avanti a scrivere, comunque, mi si presentavano nuove idee e nuovi modi di renderlo originale e avvincente. Più di una volta è successo di cambiare i miei piani e modificare l'intera storia per "colpa" di una semplice e istantanea "lampadina accesa."
E' stato scritto passo dopo passo, seguendo il mio flusso di idee e i miei istinti.

Che stile hai preferito usare per raccontare la tua storia (prima o terza persona, ampie descrizioni fisiche dei personaggi, descrizioni dei paesaggi e degli ambienti, forte introspezione psicologica dei personaggi, etc.)?

E' un romanzo scritto in terza persona. La trama, piena di colori e dai paesaggi futuristici, ha il profumo di un'Inghilterra del 2050.
L'ambientazione iniziale parte da Salisbury, famosa per la sua grande cattedrale. Più avanti ci si può immergere nei fantastici sotterranei di Torino magica. I paesaggi sono ben descritti e stimolano il lettore, facendolo rimanere incollato alle sue pagine.

Col senno di poi, c’è qualche personaggio, magari secondario, che secondo te avrebbe meritato più spazio e che invece per ragioni di trama è rimasto un po’ nell’ombra? Se è sì, quale e perché?

Sì, sicuramente Jeff, il personaggio principale, e che significa “protetto da Dio”. Ho lasciato il suo passato nell'ombra. Il resto dei personaggi che animano la storia, sono tutti abbastanza descritti e, ogni nome, ha un significato particolare che riguarda il ruolo stesso del personaggio.

Dal libro al grande schermo: sogni anche tu che un giorno il tuo libro diventi una pellicola? E quale film tratto da un libro ti è piaciuto di più? Perché?

Mi piacerebbe molto vedere il mio libro sotto forma di pellicola, ma la strada è ancora lunga... Devo formarmi, diventare un vero scrittore come dicevo prima, e, soprattutto, bisogna avere delle buone idee e un pizzico di fortuna.
Ci sono diversi film che mi hanno colpito e che mi hanno segnato. Io robot, io sono leggenda e vita di Pi; quest'ultimo, mi ha dato una carica emotiva tale, da iniziare un secondo romanzo.

Quale consiglio di scrittura senti di dare ai lettori del blog o a chi vuole come te intraprendere la strada dello scrittore?

Per me, scrivere è una forma di proiezione delle emozioni. Consiglio di ascoltarsi dentro e di leggere, leggere tantissimo. La lettura per me ha significato tanto. Si impara a scrivere leggendo e seguendo i sogni dell'autore preferito.

Un sogno nel cassetto. Qualcosa che non hai ancora realizzato, ma che speri presto si realizzi?

Penso di essere già soddisfatto di quello che ho creato e di quello che sono. Sono soddisfatto e fiero di me di aver scritto Emmanuel, di avere la possibilità di capire la musica e di avere una compagna stupenda al mio fianco.

Progetti per il futuro. Qualche anticipazione...

Un nuovo romanzo sempre sullo stesso genere. E' ancora in fase di stesura. Conto di finirlo per il 2014. Non posso rivelare ancora nulla sulla trama, ma ti terrò aggiornata.

Vuoi aggiungere qualcos’altro, prima di concludere la nostra chiacchierata...

Ringrazio tutti quelli che mi stanno seguendo e che mi hanno sostenuto. Ringrazio te, Teresa, per la tua disponibilità e per aver dato la possibilità a Emmanuel, di comparire sul tuo blog.
Vi aspetto numerosi sul sito "ilmiolibro.it" e su Facebook, alla pagina "Emmanuel - il primo romanzo di Francesco D. Bianco" Aspetto, inoltre, i vostri commenti sul romanzo e le vostre impressioni! Grazie di cuore!!

Potete leggere l'intervista anche qui: http://terrysfantasy.blogspot.it/2013/08/u...o-d-bianco.html
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