Geografia di Gea

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mocogia
view post Posted on 23/4/2013, 21:27




Posto ora un riassunto sulla geografia di Gea. Qui avrei bisogno di molto aiuto, perchè sinceramente non so come fare descrizioni di città e civiltà senza apparire dilungativo; ma nemmeno vorrei fare una lista della spesa. :)

Geografia
Del pianeta di Gea si conosce solo un continente, chiamato, come il pianeta, Gea; quest’isola ha molte somiglianza con una pangea e tale fatto avvalora la tesi che questo pianeta sia simile al nostro, ma molto più giovane. La forma dell’isola è, a grandi linee, ovale. Nella parte settentrionale e in quella meridionale vi sono montagne ghiacciate; queste sono accessibili solo tramite pendii in direzione del centro dell’isola, mentre all’estremo nord e sud le montagne cadono a strapiombo nell’oceano. Ai piedi delle “montagne ghiacciate del sud”, inoltre, si erge un prolungamento delle stesse dovuto alla presenza di vari vulcani; a causa dell’elevata emissione di lava, il luogo è stato è stato denominato “lago di lava” dalle streghe rosse, che vivono nella parte orientale di questo, “Sewalden” dai draghi di fuoco, che popolano in quella occidentale. Le streghe vivono in castelli principali caratterizzati nel nome dal colore della casta. Il Castello Bianco è il elevato in altezza e si trova sulle “cave dei nani”; a causa della sua posizione sopraelevata rispetto il terreno viene spesso anche denominato “Castello Ventoso”. Quello Rosso è posizionato nel centro del “lago di lava”, completamente circondato dai fiumi di lava tiepida che si riversano dai vulcani circostanti; poiché è costantemente illuminato dalla incandescenza delle rocce circostanti è anche chiamato “Castello Infuocato”. Quello Verde nella “foresta immensa” è molto ben nascosto nella boscaglia; essendo fatto da un misto di legno e pietra, le streghe lo hanno rinominato “Castello Legnoso”. Quello Azzurro nelle “pianure acquatiche” è il castello più ben lavorato dei 7, sorge in una leggera depressione del terreno e alle sue spalle una piccola cascata lo rifornisce costantemente di acqua; a ciò è dovuto il suo soprannome di “Castello Umido”. Quello Castano a sud delle “montagne dell’est”, nella “foresta immensa” è soprannominato “Castello Bestiale” per via della gran presenza di animali che fungono da famiglio per le streghe. Quello Nero ad ovest del lago “Meegan”, nella “foresta immensa” è famoso per la sua spartanità nelle decorazioni; il fatto di essere interamente costruito con rocce estrusive, che donano un colorito nero alla struttura, gli ha valso il titolo di “Castello Oscuro”. Infine, quello Giallo a sud del lago “Meegan”, nelle “pianure del sud” è il più ornato di pietre di tutti; poiché le pietre di pirite incastonate, quando illuminate dal sole, ne riflettono la luce, la fortezza è denominata “Castello Solare”. I castelli hanno vari alloggi al loro interno per le novizie, nonché sale e biblioteche per lo studio; i giardini, se presenti, sostituiscono salottini interni dove le streghe possono conversare. Casette semplici sorgono all’esterno dei castelli o nei giardini; queste villette sono abitate dalle streghe più anziane e da colore che possono permettersi di pagare una tassa imposta dai Supremi. Varie strade e sentieri principali o secondari, ben tenuti o meno, collegano le varie parti della costruzione all’esterno. Le torri degli Stregoni Supremi sono posizionate nei quattro punti cardinali rispetto il monte Olimpo; sono alte centinaia di metri, larghe qualche chilometro e sono strutture molto estese per superficie, sebbene l’accesso sia vietato a ogni creatura e sorvegliato da incantesimi mortali. La Torre d’Aria è nelle “pianure del nord”, a sud del monte. Quella di Terra è ad ovest del monte, nella “foresta immensa”, immediatamente a sud delle “pianure acquatiche”. Quella d’Acqua è ad est nella “foresta immensa”, a sud-est delle “montagne dell’est”. Infine, quella di Fuoco è a sud dell’Olimpo e anche delle paludi, nella “foresta immensa”. La civiltà degli elfi è più evoluta strutturalmente; la loro civiltà più antica ha permesso la formazione di più città attigue; ogni città ha un palazzo assimilabile ad una roccaforte ed il perimetro è interamente circondato da mura di pietra. All’interno sorgono altre strutture più o meno elevate che fungono da abitazioni private e luoghi accessibili ai cittadini. Tra le varie città, generalmente la centrale è la più antica e la più estesa, quindi funge da capitale del regno; all’interno del suo palazzo/fortezza, il più grande tra le varie città, vive la famiglia reale. Gli elfi aurei sono situati nelle “grandi pianure”, a sud delle “montagne dell’est”; delle quattro città (Siej, Derrfod, Kefisd, Megdien) quest’ultima è la capitale d’oro e sorge esattamente al centro di un triangolo ai cui vertici sono posizionate le altre città. Quelli argentei, più isolati volontariamente, si trovano nelle “foreste nordiche”, a sud del lago “Tetide”; la loro popolazione è divisa nelle tre città che anticamente, quando le popolazioni elfiche erano unite, fungevano da sede di addestramento delle truppe. La capitale d’argento è Jernvediol che assieme alle altre due città (Erdevil, Operfest) sono molto evolute militarmente . Invece, quelli bronzei, sconosciuti e ignorati dalle altre creature, si racconta che vivano sulle “montagne ghiacciate del sud” in un intricato sistema di tunnel e sale sotterranee che funge da unica città denominata Fedrel. I draghi, in coppie di due, un maschio e una femmina, vivono in grotte o tane ben nascoste, ove l’oscurità può celare i preziosi tesori che si dice proteggano. I draghi di ghiaccio, emblemi dell’acqua, vivono nella parte ovest delle “montagne ghiacciate del nord” , in una grotta nascosta dai ghiacciai. Quelli di vento, emblemi dell’aria, si trovano sulle “montagne dell’est”, anch’essi in una grotta affacciante su un baratro. I draghi di lava, emblemi del fuoco, solo localizzati ad ovest del “lago di lava”, in una piccola fortezza, nascosta e ben lontana dalle streghe rosse, denominata “Sewalden”, Per ultimi, quelli di palude, emblemi della terra, vivono in una tana sotterranea ai margini delle “pianure maledette”, a nord della palude “Gwarnell” e quasi a contatto con questa. I nani sono i più umili costruttori, sebbene le loro opere architettoniche siano le meglio intarsiate e le più durevoli nel tempo; vivono in corrispondenza delle “pianure dei nani”, che circondano interamente, eccetto che per il lato ovest, le cave ove essi estraggono le pietre e i metalli preziosi. Ogni tribù è separata dalle altre e possiede una propria piccola città; mentre le abitazioni e le strutture addette alle funzioni pubbliche sono incredibilmente umili; le gallerie e il sistema di corridoi interni alla montagna sono ben costruiti e persino riforniti di acqua potabile. Gli stregoni si trovano a Kraven, la più grande roccaforte della regione situata in una enorme vallata a metà del monte Olimpo; la sua estensione di decine di chilometri la rende più simile ad una città che ad una fortezza, con la presenza di numerosi giardini e orti coltivati. I vari edifici sono collegati mediante passaggi a più piani o passerelle sospese; ogni edificio ha una funzione propria. L’edificio centrale è il più alto e ha lo scopo di contenere lo Svalten nel piano più elevato; le quattro sale al piano inferiore alla Camera Limitata sono quelle consacrate agli Stregoni Supremi, dove si materializzano separatamente e dove secoli prima davano udienza. Alle pendici del monte Olimpo tutto intorno a questo, vi è un cortile circolare al limitare delle “grandi pianure”, ove vengono trasferite le migliaia di statue delle streghe giustiziate a monito per i viandanti; questo cortile è quindi definito “cortile stregato” ed è necessariamente da attraversare per poter avere accesso ai sentieri conducenti a Kraven. Delle altre creature secondarie, i vampiri e i lupi mannari vivono nella “selva oscura”, dove l’intricatissimo intreccio di rami e fogliame non lascia passare alcun raggio di sole. I giganti hanno costruito una propria fortezza, l’Ardeser, nella regione est delle “montagne ghiacciate del nord”. Gli orchi, sprovvisti di una vera fortificazione, si trovano in un accampamento ad ovest delle “pianure rubinie”, nella “foresta immensa”. Per ultimi, gli spettri, si tramanda che infestino le paludi di “Gwarnell”.
 
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kk10
view post Posted on 27/4/2013, 03:01




Non avevo visto che avevi pubblicato qualcosa di nuovo!
Per iniziare... beh, che dire, complimenti! Ne hai di fantasia :D Si vede che hai strutturato un piano molto ben articolato in cui far svolgere le tue storie... non hai lasciato niente al caso... il che ti farà molto comodo quando andrai a "vagare" per il mondo che hai creato per poter raccontare varie vicende.
Per quanto riguarda il "senza apparire dilungativo" e la "lista della spesa", il discorso è piuttosto complesso.
Per quanto questo testo rimarrà un brano di riferimento per te stesso e per farti da promemoria sulla geografia/storia del tuo mondo (come nel caso del brano che avevi pubblicato precedentemente) allora sarà ok; in fondo, sei libero di gestirlo come più ti piace.
Nel momento in cui però vorrai presentare al lettore tutto questo grande quantitativo di nozioni, beh, cadere nella trappola della "lista della spesa" è fin troppo facile, è successo a tutti :P Diciamo che possiamo ricordare qualche dritta da seguire in questi casi.
Cosa più importante, scegliere il POV che si desidera mantenere per la durata del racconto.
Personalmente, è uno dei problemi più difficili. Quando scrivo, vorrei mettere per iscritto tutto ciò che mi passa per la mente, e illustrare nel modo più dettagliato ed esaustivo tutto ciò che voglio comunicare. Ma è molto probabile che così l'eventuale lettore si annoi del testo: ecco l'effetto "lista della spesa", oppure l'effetto "Manzoni", l'autore che vede tutto dall'alto, mantiene un distacco tra il lettore e i protagonisti e in più commenta anche la vicenda con pareri personali. E' consigliabile quindi adottare un POV non da narratore onnisciente, esterno al testo e che sa tutto di tutti (come in questo tuo testo), perchè non crea un legame di empatia con il lettore, anzi lo allontana.
Meglio usare quindi un narratore che si avvicini al POV del protagonista della vicenda: in questo modo farai avvicinare il lettore al protagonista e lo invoglierai a leggere. Inoltre, potrai gestire tutta questa mole di informazioni pezzo dopo pezzo, facendo magari emergere varie notizie durante dialoghi, oppure letture, ecc... (io, ad esempio, faccio spesso dire ai miei personaggi dettagli inerenti alla storia o alla geografia del loro mondo; se tuttavia la cosa che devo raccontare è molto lunga ed articolata e non posso spezzarla in più parti, adotto vari escamotage come ad esempio far leggere al protagonista una pagina di un libro in cui si racconta la vicenda in questione.)
Scusa il papiro, spero di essere stato chiaro.
Mi è comunque piaciuta l'idea di Gea, dei suoi luoghi e dei suoi abitanti. Continua così, che voglio conoscere cosa succede in questa terra ;)
 
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mocogia
view post Posted on 27/4/2013, 16:17




Grazie molto dei tuoi suggerimenti... :) Anche io non ho mai voluto creare un racconto con la voce narrante onnisciente... a) nn sarei capace di rimanere imparziale b) non mi piace semplicemente... Questa parte (come il prologo e quello che ora subito andrò ad aggiungere) non è nient'altro che una sorta di iniziazione in un mondo che sennò potrebbe apparire troppo complicato... Ho letto libri in cui apparivano città che nn si sapeva dove uscissero fuori o addirittura c'erano imprecisioni geografiche, dovute ad una cattiva organizzazione mentale degli spazi... Ora manca solo l'ultima parte prima del vero racconto: gli esseri che vivono su Gea. Spero avrai la pazienza di leggerlo in più parti (è alquanto lungo) xD
 
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kk10
view post Posted on 27/4/2013, 16:42




CITAZIONE (mocogia @ 27/4/2013, 17:17) 
Grazie molto dei tuoi suggerimenti... :) Anche io non ho mai voluto creare un racconto con la voce narrante onnisciente... a) nn sarei capace di rimanere imparziale b) non mi piace semplicemente... Questa parte (come il prologo e quello che ora subito andrò ad aggiungere) non è nient'altro che una sorta di iniziazione in un mondo che sennò potrebbe apparire troppo complicato... Ho letto libri in cui apparivano città che nn si sapeva dove uscissero fuori o addirittura c'erano imprecisioni geografiche, dovute ad una cattiva organizzazione mentale degli spazi... Ora manca solo l'ultima parte prima del vero racconto: gli esseri che vivono su Gea. Spero avrai la pazienza di leggerlo in più parti (è alquanto lungo) xD

Mi trovi d'accordo!
Un'altra possibilità potrebbe essere quella di usare questi testi come "appendici" al racconto principali.. anche a me non piace molto vedermi apparire città/personaggi/luoghi/ecc... che non conosco, a meno che non mi vengano poi spiegate in seguito ai fini del racconto. Potresti creare appunto una sorta di appendici generale (suddivisa ad esempio in geografia, storia e demografia), così potrai subito far partire la storia vera e propria in medias res.
Aspetto il continuo allora... lo leggerò con piacere!
p.s.: il nuovo capitolo è pronto, se vuoi continuare :)
 
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3 replies since 23/4/2013, 21:27   36 views
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