Ossessione

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uovos
view post Posted on 5/5/2012, 13:02




Ossessione.


È notte. Ho gli abbaglianti accesi e l'asfalto è un po' bagnato. Sono in macchina, ad una velocità abbastanza sostenuta. è da quindici minuti che sfreccio, attraverso una via di quelle strette abbastanza da lasciare il passaggio ad una sola macchina: strada a senso unico. Da quindici minuti a questa parte sono entrato in una via, perché ho da sempre voluto sapere che via fosse, dove portasse e come fosse. Da molto tempo mi sono ripromesso che un giorno ci sarei passato. Oggi è quel giorno, e quindici minuti fa stavo semplicemente facendo un giro senza troppi pensieri in testa, prima di raggiungere la mia destinazione. Viaggio ad una velocità di circa 80 Km/h, e fino ad ora ho incontrato diversi svincoli a destra o a sinistra, che mi farebbero raggiungere più in fretta la mia destinazione. Sapevo per certo che svoltando in una di quelle traverse sarei arrivato sicuramente prima. Tutte le traverse che ho incontrato sono più accidentate della strada che percorro, e dato che a me piace andare veloce, su asfalto (il più liscio possibile), proseguo dritto senza svoltare, spinto dalla curiosità di vedere quella via, che da sempre ho avuto "a portata di auto", ma che mai avevo percorso. C'è un altro problema: ho poca benzina; è abbastanza poca da avere la spia della riserva accesa da qualche chilometro...non so per quanto ancora durerà. Ho ancora la certezza che svoltando arriverei prima, e mi basterebbe anche la benzina per raggiungere la destinazione. Ma ora sento il motore che va quasi fuori giri, consuma tanta benzina, e la macchina fila dritta ignorando ogni possibile cambiamento di direzione. La benzina è adrenalina. Gli abbaglianti mi mostrano un cartello stradale che mi indica che la via sarebbe finita dopo sette chilometri, dopo una serie di altre traverse per svoltare. Un numero indefinito di possibili svolte. Con un calcolo capisco che se mantengo questa velocità dopo, (ormai) quattro minuti, sarei arrivato alla fine della via. Devo precisare che ogni svincolo l'avrei potuto imboccare tranquillamente alla stessa velocità in cui mi trovo. Le traverse scorrono tra i miei finestrini, ma ormai la via sta finendo, ho quasi finito la benzina ma non riesco a mollare l'acceleratore, voglio vedere tutta questa via, fino alla fine, finché non sarò obbligato a frenare. Manca ormai poco alla fine, e ho perso il conto del tempo, non so di preciso quanto me ne rimane prima che la via finisca, e la mia velocità rimane costante. Inizio a pensare che forse è meglio rallentare e svoltare, per evitare di finire la benzina, o ancora peggio, schiantarmi, poiché la strada sta per giungere al termine. La curiosità e la velocità si fondono producendo adrenalina, che in questo caso, per quanto sia, in un certo senso, piacevole, può essere la mia rovina. La benzina sta per finire. La via pure. La paura mi assale nell'istante in cui mi viene il dubbio che quello che sto intravedendo è forse un muro che segna la fine della via, e io non ho ancora controllato se è rimasta una svolta di scampo. Se veramente quello che intravedo è un muro, sono arrivato, e, sperando di sbagliarmi, se non ci sono altre traverse, sarò costretto a sbattere. Mi rimarrà, oltre ad una brutta esperienza, il peso sulle spalle di aver creato problemi per me e per altri, senza un motivo realmente valido. Se mi sbatto imparerò qualcosa. Ma anche se non mi sbattessi imparerei qualcos'altro. Forse qualcosa di meglio. Maledetta adrenalina, finché non finisce, il mio cervello non funziona bene.


è maledettamente vero che le brutte esperienze insegnano, aggiungono alla tua mappa di questo mondo sempre più città e paesi e confini. L'esperienza è quel fattore diverso in ogni persona; insieme al DNA rende possibile il fatto che non esista una persona che abbia una personalità uguale a quella di un' altro individuo, in nessun caso. A differenza del DNA però, non è quel fattore che hai da sempre ed è immutabile, è tutto il contrario. Per "esperienza" non voglio intendere qualcosa di specifico, ma quell'esperienza data da tutto ciò che la vita ci pone davanti. Ma sono anche sicuro che ognuno può cercare di accrescere, o comunque, accrescere, la sua esperienza come meglio crede, per quanto possibile, scegliere cosa farsi porre davanti dalla vita. Secondo me uno dei metodi più efficaci, piacevoli ed efficienti, per migliorare il nostro livello di esperienza, è quello di parlare e ascoltare, con ogni tipo di persona, verificare cosa la vita ha avuto in serbo per gli altri, tutto questo per capire come può funzionare, imparare inconsapevolmente; il nostro cervello fonderà insieme a tutto ciò che è il nostro ragionare, le nuove informazioni, rendendosi magari pronto in un avvenire, ad affrontare una determinata situazione in un determinato momento, sicuramente, in un modo migliore di quello che sarebbe stato se l'esperienza fosse stata più "scadente".
 
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