EttoreFlosarimo |
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| Caldo, sete e fango. Vieni verso me, mi distrai, mi bruci e cado. Torna quando sarò stanco, torna a raccogliere la pace che hai portato. Torna, poi riparti ma non chiedermi di aspettarti. Non capisci ogni mio segno, mi ignori e mi sento addosso mille sguardi. Ruggisci e ti scaldi, cambi, suoni e avanzi; ti apri sempre quando è troppo tardi. Eppure io ho già pagato il prezzo, ho già pagato per ogni volta che ho voluto che mi portassi con te. Tutte le volte lì ad aspettare, tutte le volte li a sperare e ho pagato i segni di una delusione. Guarda il temporale. Ma tu passi e m’inondi di sconsiderata indifferenza. Chissà se un giorno mi farai provare quell’emozione di farmi giungere in orario alla stazione.
Al mio caro vecchio bus. Con affetto, Ettore.
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