| PUNTATA 1
1989
Era un freddo mattino d’inizio marzo: la primavera quell’anno non si decideva ad arrivare e fuori i raggi di un timido sole non riuscivano a far sciogliere la neve che era caduta una settimana prima e che si era gelata a causa delle rigide temperature notturne.Margherita, insegnant...e alla scuola elementare a Roma, finì di preparare le frittelle per colazione e andò a svegliare la sua piccola Anna.Entrò nella sua stanza ancora in penombra e andò ad alzare le tapparelle facendo filtrare la luce del mattino che abbagliò subito gli occhi della bambina, la quale mise la testa sotto le coperte. La madre le tirò la coperta e la baciò sulla fronte.“Buongiorno piccola mia e buon compleanno. E’ ora di andare a scuola e di sotto c’è un bellissimo regalo che ti aspetta.”. Anna proprio quel giorno compiva sette anni.A quelle parole la piccola si mise subito a sedere e chiese: ”Davvero mamma?”. Era una bellissima bambina: aveva gli occhi di un azzurro-cielo uguali a quello della madre e che risaltavano sul suo viso angelico incorniciato dai lunghi capelli castani-ramato; la piccola aveva, inoltre, un carattere allegro e solare, tanto che non sapeva mai negare un sorriso neanche a chi la faceva arrabbiare.“Certo, ma prima ci vestiamo e facciamo colazione.”Rispose la madre“Pensi che il papà lo sa che oggi è il mio compleanno?”Chiese Anna.“Certo tesoro, lui ti sta guardando dal cielo ed è contento perché vede che stai crescendo bene. Avanti, togliti il pigiama che ci vestiamo. Ti ho cucinato le frittelle per colazione.”.In realtà il padre di Anna non era morto, ma poiché Margherita si era lasciata con lui ancora prima di sapere di essere incinta, aveva preferito non dirgli niente, dato che lui era dovuto andare all’estero a lavorare. La famiglia di lui era ricca e non aveva visto di buon occhio il fidanzamento tra i due ragazzi e quella era stata la causa della rottura. Margherita, per evitare di far soffrire la bambina, le aveva detto che il padre era morto in un incidente stradale, quando lei era ancora neonata. Anna era ancora troppo piccola per fare tante domande, ma la madre era sicura che con il passare degli anni, la figlia avrebbe cominciato a chiederle del padre.Margherita viveva in un appartamento in affitto: suo padre era morto anni prima e la madre abitava a Milano e lei nonostante non navigasse nell’oro, preferiva essere indipendente e fino a quel momento era riuscita a crescere la figlia senza farle mai mancare niente. Aveva ventisette anni ed era una donna affascinante, ma dopo la delusione avuta, aveva deciso che avrebbe pensato solo alla figlia anche senza avere un uomo accanto; nei suoi occhi però c’era una tale malinconia che era difficile non notarla.Anna, dopo essersi vestita scese giù di corsa per le scale fino in cucina, dove trovò sopra al tavolo un piatto pieno di frittelle ricoperte di zucchero a velo e una tazza di latte caldo. Affamata, cominciò subito a divorare una frittella; erano le sue preferite e la madre sapeva farle proprio come quelle delle fiere: grandi, rotonde e soffici.Dopo che ebbe finito di fare colazione, Margherita le porse un pacco rettangolare con un gran fiocco rosso e avvolto con una carta rosa e lucida. La bambina lo scosse per capire prima che cosa fosse e poi cominciò a scartarlo piena di curiosità. Quando arrivò ad una scatola bianca, sollevò il coperchio e dentro vi trovò un paio di pattini a lama bianchi e luccicanti.Piena di gioia, la bambina abbracciò forte la madre e le disse: ”Oh mamma, li desideravo tanto, grazie, grazie! Mi porti a pattinare dopo la scuola?”“Va bene, ora però prendi il cappotto, altrimenti faremo tardi a scuola.”. Rispose la madre, contenta che la figlia avesse tanto gradito il regalo. Prese la macchina e si diresse verso scuola con la bambina.
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