Niente classifiche. Solo la vostra voce femminile che vi scombussola le viscere. La mia preferita di sempre è quella di Beth Gibbons dei Portishead. Il pezzo è importante, Roads, in cui questo adorabile scricciolo rossiccio, con le mani gracili agrrappate al microfono, mi fa accapponare la pelle. Sensuale, struggente: un delicato blues in una languida spy story.
Lei, Tarja Turunen, non ho dubbi, e il contrasto che crea con Marko Hentala, in questo pezzo soprattutto, é da sbavo, se saranno fortunati un giorno troveranno gli elementi giusti con la potenza che si confà a tale band... per dirla in poche parole, Tarja, Marko, Tuomas, Slash e IO
Oooh la voce femminile che scombussola le mie viscere so esattamente qual è: Antonia (Toni) Halliday, nei Curve che tanto rimpiango.
I Curve hanno fatto una carriera al contrario. Prima il successo strepitoso, poi una reunion di moderato interesse, poi una lenta agonia nell'underground, con una produzione vastissima per le sole orecchie dei fan che non mollavano.