Farfalla II

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Zavid
view post Posted on 24/1/2011, 18:12




La voce del professor Stonewords risuonava lamentosa all'interno della classe, inducendo sempre più palpebre a socchiudersi e a lottare con quel tono soffocante. Sebbene tutte le finestre fossero spalancate, nemmeno un filo di vento o un acuto cinguettìo si azzardava a scomporre quell'atmosfera. Erano gli ultimi minuti di lezione e nemmeno i primi banchi erano più interessati alle grandi battaglie della guerra dei Cento Anni.
Con le dita che tamburellavano sul libro di storia chiuso e la mano che sembrava faticare molto a reggere la testa, Thomas aveva davvero l'aspetto di uno studente annoiato. Gli occhi sognanti erano fissi verso i primi banchi, dove sedeva Ashlyn. Era davvero carina. Nonostante fosse vestita in modo semplice, con dei jeans blu scuri e una camicietta a scacchi bianca e rosa, Thomas la trovava comunque la più bella della classe. Neanche lei sembrava prestare molta attenzione alla lezione: giocherellava con il cellulare e si mordeva il labbro inferiore con un aria pensosa. All'improvviso Thomas vide il cellulare illuminarsi, così come il volto di Ashlyn, che con un sorriso prese a picchiettare silenziosamente i tasti.
Con una smorfia Thomas distolse lo sguardo e lo posò sull'orologio. Chissà con chi cavolo sta messaggiando. Bah, sette minuti. Continuò a girare la testa fino a che la sua vista non venne catturata dall'oscillare ipnotico degli alberi del giardino della scuola. Riusciva già a gustarsi ciò che avrebbe fatto questo pomeriggio: poteva quasi sentire il vento sulla faccia mentre sfrecciava con il suo motorino attraverso i campi, per stradine isolate.
Una parola attirò la sua attenzione. "Per favore Qasim, distribuiscile tu." Un ragazzo arabo si alzò dal suo banco e prese una pila di fogli. Verifiche. E da come si ricordava di averla fatta, Thomas era sicuro che avrebbe aggiunto un brutto voto alla sua collezione.
Con una smorfia di disprezzo rivolta a Qasim, Thomas strappò dalle mani del ragazzo la sua verifica e dopo pochi secondi in cui rimase a fissarla scuro in volto, la ripose nella cartella.
"Ci sono state poche insufficienze, quindi consiglio vivamente a chi non è riuscito a fare un buon compito di mettersi a studiare sul serio e a offrirsi per un'interrogazione di recupero." Il professor Stonewords aveva l'insolita abilità di riuscire a mantere un tono opprimente in qualunque situazione. Di certo non era fuori luogo per i pensieri che si agitavano nella testa di Thomas. "Con questo è tutto, potete iniziare a prepararvi."
Thomas se la prese con calma. Era come se gli fosse stata prosciugata via tutta l'energia; d'improvviso fu come se il sole non splendesse più così tanto. Il cuore quasi gli esplose in petto quando si accorse che Ashlyn era in piedi di fronte al suo banco.
"Qasim mi ha detto che hai preso tre." Sembrava addolorata. "Posso prestarti i miei appunti se vuoi. Platone è il mio filosofo preferito, c'è tutto scritto bene." Disse porgendogli un quaderno block-notes con un sorriso incoraggiante.
"Ah, te l'ha detto Qasim." Quel bastardo! La prossima volta gli spacco la faccia. Sentì che il viso li si stava dipingendo di rosso e si apprestò a ringraziarla. Con un altro grande sorriso tutto fossette, Ashlyn recuperò la cartella e uscì dalla classe ormai vuota con un cenno di saluto.
Dopotutto, la giornata era davvero luminosa.









Credo che dovrò modificarlo un pochino, magari aggiungendo dei dialoghi per renderlo più scorrevole e più lungo :/
 
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