| Com'è consuetudine, e com'è giusto, quando inizia un nuovo anno si fanno dei bilanci e si tracciano traiettorie. Per noi di CS, poi, questa è la prima occasione per fare e farci gli Auguri, essendo nato il forum a 2010 già avviato. Dico noi, presumendo con un po' di presunzione che queste due righe valgano un po' per tutto lo Staff, ma naturalmente parlo in primis per me stesso, e ognuno potrà, se vorrà, quando vorrà, esternare i propri pensieri per il 2011 'creativo'. Non amo le agiografie da nuovo anno, però sono tradizionalista abbastanza da provare piacere nel ripercorrere le tappe salienti del nostro percorso, quello che abbiamo fatto, quello che non abbiamo fatto, quello che (si spera) faremo e/o potremo fare. E proprio da qui vorrei cominciare: cosa faremo nel 2011? Non lo so, le idee vengono e vanno, nascono come turbini, sostano, si sviluppano oppure finiscono a disseccarsi al sole. Di cose che bollono in pentola ce ne sono diverse, e se andranno a buon fine le vedrete. Altre sbucheranno fuori man mano che l'anno procede. In sostanza, faremo. Lo stesso fate voi, con il forum: consideratelo come credete e sentite meglio, una seconda casa, o la prima, una possibilità di esporsi e farsi un nome, una gran rottura di coglioni. Come credete e sentite meglio, così dovete prenderlo, l'importante è non prenderci, prendersi, prendervi in giro, dopotutto. E passiamo ai bilanci. In questi mesi da che il forum è nato, crediamo di aver creato un piccolo spazio in cui chi voglia partecipare, mettersi in gioco, semplicemente trovare un posto dove star bene in compagnia di altri che condividono simili interessi, possa farlo in maniera serena e tranquilla. Senza spocchia, senza paturnie da primi della classe, senza ambiguità e, soprattutto, senza secondi fini. CS è nata per far scrivere e far leggere, non vende niente, non si vende, non gliene frega un cazzo di avere due o duemila utenti, non si appiglia ipocritamente a grandi ideali solo per sputarci sopra a ogni passo, offendendo la dignità e la buona fede delle persone, e questo, in Italia, è già un'anomalia. Non fa gare con chicchessia. In pochi mesi abbiamo raggiunto un numero di utenti che, credo, premi questa scelta di semplicità e schiettezza. Abbiamo creato legami con altre realtà simili alla nostra, e parlo di tutti quei forum, siti, persone con cui mandiamo avanti collaborazioni. Abbiamo indetto un paio di concorsi importanti; uno concluso da poco che ci ha visto collaborare con una casa editrice interessante e che ha dimostrato estrema disponibilità nei nostri confronti, segno che, per quanto a livello 'promozionale' una patente di serietà ce l'abbiamo; un altro che si concluderà a breve - anche se, visto che continuano ad arrivare iscrizioni, la maggior parte proprio in queste ultime settimane, sicuramente procrastineremo la data di chiusura, contenti? - e che ha grosse ambizioni. Abbiamo, in sostanza, fatto nascere una casa e dato spazio alla crescita di una famiglia. Molti che c'erano all'inizio sono ancora con noi, altri hanno preferito lasciarci, ma senza polemiche, e per ragioni personali, di vita reale, tanto per capirci, altri continuano ad arrivare. A tutti i miei migliori Auguri per un 2011 pieno di soddisfazioni. Di ogni tipo. Cosa non abbiamo fatto? Non abbiamo cambiato il mondo (letterario, editoriale). Non ancora. E forse non lo faremo mai. L'editoria è una brutta bestia, il piccolo, come il grande, bada al soldo, al di là di tanti discorsi, e i comportamenti sono simili. Personalmente sono stanco di girarmi intorno e vedere, tastare, sentire frustrazione. "Siamo realisti", diceva il Che, "pretendiamo l'impossibile". Ecco, sono d'accordo con la prima parte dell'assunto. Siamo realisti, smettiamo di sperare in un cambiamento senza essere disposti a fare il primo passo. Non so quanti di noi, noi tutti che scriviamo sul web, pubblicheranno mai qualcosa, e quanto di quel qualcosa rimarrà nella Storia. Non faccio previsioni anche se, naturalmente, la mia idea ce l'ho. Dico solo questo, e prendetelo come il mio personale Augurio, non solo per il 2011, ma per ogni Anno a venire: ogni forma di espressione è sacra, se è sincera. La penna dovrebbe essere il mezzo attraverso cui si traduce il linguaggio inarticolato del cuore. Se diventa un fine, è la FINE.
Buon 2011 a tutti, e che la Forza sia con Voi. E con me, ovvio, naturalmente.
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