l'impiccato, Umberto Eco - Il Pendolo di Foucault

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Giovanni Pili
view post Posted on 7/12/2010, 19:16




Capitolo 114; pag. 634.

Il pendolo ideale consiste di un filo sottilissimo, incapace di resistenza a flessione e torsione, di lunghezza L, cui è attaccata una massa al suo baricentro. Per la sfera il baricentro è il centro, per un corpo umano è un punto a 0.65 della sua altezza, misurato dai piedi. Se l'impiccato è alto m. 170 il baricentro è a m. 1.10 dai suoi piedi e la lunghezza L comprende questa lunghezza. Cioè, se la testa fino al collo è lunga m. 0.30, il baricentro è a 1.70 - 1.10 = 0.60 m. dalla testa e a m. 0.60 - 0.30 dal collo dell'impiccato.
Il periodo di piccole oscillazioni del pendolo, determinato da Huygens, è dato da:

T (secondi) = √L (1)
√g



dove L. è in metri, π = 3.1415927... e g = 9.8 m/sec2. Ne risulta che la (1) dà:

T = 2 [X] 3.1415927 √2.00709 √L
√9,8



cioè pressapoco:

T = 2 √L

Nota bene: T è indipendente dal peso dell'impiccato (uguaglianza degli uomini davanti a Dio)...
Un doppio pendolo con due masse attaccato allo stesso filo... Se sposti A, A oscilla e dopo un po' si ferma e oscilla B. Se i pendoli accoppiati hanno masse o lunghezze diverse, l'energia passa dall'uno all'altro ma i tempi non sono uguali... Questo vagolare dell'energia avviene anche se invece di cominciare a far oscillare A liberamente dopo averlo spostato, seguiti a spostarlo periodicamente con una forza. Cioè se il vento soffia a raffiche sull'impiccato in anti-sintonia, dopo un po' l'impiccato non si muove e la forca oscilla come se fosse imperiniata sull'impiccato.
(Da una lettera privata di Mario Salvadori, Columbia University, 1984)
 
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