Le montagne si diradarono lasciando spazio alla pianura e ai boschi. Una luce intensa trasparì da dietro gli alberi. La seguirono. Gli alberi scomparvero, la luce li avvolse, fatta di tutti i colori dello spettro visivo; poi si fece più sopportabile e scoprirono essere prodotta da un’insegna. Inizialmente la scritta non era visibile. Man mano che si avvicinavano, i nostri tre pellegrini riuscirono a distinguere la forma di un grande palazzo. L’insegna al neon diceva: IL SENSO DELLA VITA; Alle finestre donne di ogni colore e razza erano affacciate mostrando le loro grazie, vestite solo della propria pelle. Donne prosperose e giovani e belle; facevano loro segno di entrare, con sguardi complici e gesti ammiccanti. All’ingresso un vecchio curvo su un bastone.
– OH MADONNA … OH MADONNA DE MATER DEUS …
Sigismondo si avvicinò al vecchio e chiese: – siete voi l’Oracolo?
– Oracolo? Chiamatemi pure
oracolo, – disse il vecchio scatarrando.
– Non può che essere lui, – disse Giuseppe.
– Diteci Oracolo … scusatemi …
oracolo, è dunque questo il senso della vita? – Chiese Sigismondo.
Il vecchio si irrigidì, lasciò cadere il bastone e fissò con sguardo vitreo un punto nel vuoto dicendo: – un giorno la piccola Lucia lasciò la casa materna per inoltrarsi nel bosco. Ma incontrò il lupo che le chiese: «dove vai piccola?» e Lucia rispose: «vado a cercare la mia nonnina che vive nel bosco». Così i due raggiunsero la nonnina. Ma arrivò il cacciatore che sparò a entrambi. Così la nonnina rimase per sempre sola.
Silenzio.
– E’ finita? – Chiese Sigismondo. Il vecchio annui.
– Ma non ha senso, – disse.
– Perché volete che ci sia? Deve esserci per forza un finale che ha senso?
Ancora silenzio.
– SALIAMO A SCOPARE?
FINE
Edited by Giovanni Pili - 1/12/2010, 21:42
