Mitalidor - Chi ha incasinato il tempo? (IV), IV. Portland, mese di Aprile dell’anno 2000. Una settimana dopo.

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view post Posted on 23/11/2010, 09:57
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Elfo Illuminato

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Mitalidor
Chi ha incasinato il tempo?



IV. Portland, mese di Aprile dell’anno 2000. Una settimana dopo.


(DLIN DLON)


- “Chi è?”, risponde Jane ancora assonnata stropicciandosi gli occhi.

- “Sono io, David”, replica una voce maschile da dietro la porta.

- “Accomodati pure”.

Jane lo accoglie sbadigliando, aprendo distrattamente la porta. “E non badare al disordine, mi sono appena alzata”.

- “Non ti preoccupare… Caspita!” David sta osservando la sua bellezza al naturale. “E che si dica… io… io ci sono abituato al tuo casino, oramai non è una novità; non me lo devi mica dire”.

- “Vuoi un caffé?”, domanda lei invitandolo ad accomodarsi in cucina, e senza accogliere la sua provocazione. “A dire il vero mi hai svegliato tu!”

- “Si grazie! E considera che ho un sonno anche io!!!”

Jane lo osserva mentre sta preparando, l’amico ha un’aria strana… insolita; ha qualcosa da dire, quell’espressione non le lascia dubbi.

- “Hai fatto tardi eh???”, lo stuzzica. “Alla faccia mia che ero a studiare. E dove sei stato di bello… al bowling?”

- “Affatto”, la contraddice lui scuotendo il capo. “A casa di Joy, invece”.

- “A casa… di Joy???” Jane si dimostra più che sorpresa, lasciando cadere lo zucchero fuori dalla sua tazzina. “Non mi dire che frequenti ragazze di quel tipo!”

David se ne accorge, e sorride.

- “E’ simpaticissima”, afferma lui, convinto di avere lasciato il segno sull’umore di Jane. “E poi mi tratta bene…”


- “Ah”, l’esclamazione poco persuasa di Jane. “Ma stai attento, quella è una femmina pericolosa per te!”

- “Per me… che?”, la domanda di David, scottandosi le labbra con il caffé. “Accidenti a te, ma quanto lo hai fatto bollente! Tu invece sei un angelo?!”

Jane sorride, la sua lieve vendetta si è compiuta.

- “Basta discorsi futili”, continua lei sorseggiando il suo caffé con fare sensuale ma in tutta fretta nonostante fosse maledettamente caldo, come se avesse il palato foderato di amianto, e sviando il discorso senza rispondere. “Ora è meglio che ci diamo da fare, vieni in camera mia e diamoci sotto”.

E’ astuta la bella Jane, con destrezza ha catturato di nuovo l’attenzione del suo amico il quale è lì che la ammira come fosse una dea. Joy è già lontana dai suoi pensieri di ragazzo.

Jane invece è vanitosa, ed impertinente… anche stronza; stuzzica, ma poi prende sempre le distanze, come se si divertisse a scatenare le emozioni di David, intrappolandolo nel desiderio di lei. Ed è lei quella sempre presente.


I due entrano in camera; la sua stanza è davvero ingarbugliata: ci sono libri sparsi ovunque, vestiti scaraventati in terra, ed un’infinità di attrezzi da archeologia disordinatamente accumulati sulla scrivania… sopra alla quale stanno appesi alla parete poster grandi e piccoli raffiguranti maestose Sfingi e giganteschi Piramidi.

Entrare nella stanza di Jane… per David è un po’ come condividere l’intimità della sua procace amica, seppure in maniera platonica.

- “Caspita, un codice geroglifico egizio!!!”, sussulta all’improvviso David, probabilmente per scrollarsi di dosso la sensazione precedente. “Come hai fatto ad averlo?”

- “Occhio”, incalza lei con una punta di cattiveria. “E’ l’unica copia che abbiamo, e guai a te se lo rompi. Ti gonfio di botte”.

- “OK… OK… non ti scaldare”, risponde David alzando le braccia conoscendo bene la furia di Jane quando si arrabbia. “E non trattarmi male, se non ci fossi io partiresti per l’Egitto in mutande!”

- “Ma che scemo che sei; ora cominciamo con…”

- "Io comincerei a mettere nella valigia gli slip", la interrompe David che sta agitando tra le mani le sue mutandine.

- "Cretino posale, a quelle ci penso io", lo rimprovera lei stavolta seccata. Il cambio di umore repentino e drastico è il pezzo forte del suo carattere.

- “OK capo”, risponde David ubbidiente.

* * *

E così dopo un'intensa giornata dedicata a sistemare le valige di Jane finalmente arriva il fatidico giorno: i tre giovani sono all’aeroporto stranamente puntuali e l’avventura – la loro avventura – sta quasi per avere inizio. Quali magnifiche sorprese riserverà loro questo viaggio nella misteriosa terra del Nilo?



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