Mitalidor
Chi ha incasinato il tempo?
III. Portland, mese di Aprile dell’anno 2000.Jane Stockenhouse attraversa di corsa il lungo corridoio fino all’Aula n°1: è in ritardo ancora una volta e David sarà li già da un’ora. Ma è sicura di trovarlo, lui l’aspetterebbe anche una vita. Apre la porta e, ancora con il fiatone…
- “Scusami tanto David, ma è successo che…”
- “Tranquilla lo so”, la rassicura lui sorridente e per niente spazientito. “La sveglia non ha suonato e così hai fatto tardi”, risponde a cantilena, conoscendo già a memoria la risposta.
- “La cambierò te lo giuro”, lo rassicura lei sistemandosi i capelli dietro le spalle, non prima di essersi tolta il giubbotto. “Ora al lavoro. Cos’hai trovato che ci può essere utile per il viaggio?”
- “A parte le solite noiosissime guide, niente di interessante”, risponde lui osservandola sedersi e con gli occhi in direzione della sua provocante minigonna color fragola. “Ci fideremo del tuo infallibile fiuto, come sempre del resto”.
- “Non sei un po’ troppo ottimista!?”, lo rimprovera lei facendogli un affettuoso buffetto sulla guancia. “Saprò anche tutto di archeologia egizia, ma questa è la prima volta anche per me”.
- “E allora io?”, replica David accennando un sorriso ironico. “Sono già due volte che ripeto l’esame!!!”
- “Perché non ti applichi”, lo riprende di nuovo lei agitandogli l’indice sul viso. “E perché non ti piace la materia; avresti dovuto dare Analisi di Bilancio e non Archeologia egizia”.
- “Lo so, ma…”, prova a discolparsi lui contemplandogli anziché il viso piuttosto il body, con particolare attenzione al suo terrazzatissimo davanzale.
- “Ma cosa?”, chiede lei con aria maliziosa, facendo la gatta morta. “… e guardami in viso quando mi parli!”
- “Volevo studiare con te”, incalza lui per la verità impallidendo, senza il coraggio di affrontare il suo procace sguardo.
- “Perché ti piaccio???”, lo provoca mettendosi in posa da modella con le braccia attorno ai fianchi.
- “Beh ecco… io… veramente…”, David cerca di trovare una scappatoia. “Tu sei la migliore e così, visto che non mi piace la materia, ho pensato che forse…”
- “Studiando con me ce l’avresti fatta!”, conclude lei scuotendo la testa. “Non fa una grinza, ma studiare con me ti confonde. Tu non ti applichi come dovresti. Ti distrai; anzi, io ti distraggo!”
Nell’aula irrompe una voce squillante.
- “David… Jane, siete qui”.
- “E’ tua sorella”, afferma Jane allontanandosi da lui che stava quasi per trovarsi a contatto con le sue labbra.
- “Già, Luisa!” David si mostra contrariato. “E’ domenica che ci fai in biblioteca, eh?”
- “E tu?”
Luisa gli fa la linguaccia.
“Volevo solo avvertirvi che ho preso i biglietti dell’aereo; e tu sei sempre il solito cafone maleducato”.
- “Smettetela di litigare”, interviene Jane frapponendosi tra loro due. “A che ora è l’aereo?”
- “Tra una settimana esatta, alle 6:00 del mattino”, risponde Luisa raggiante. “E David dovrà svegliarsi, oppure giuro che lo butto fuori dal letto quel dormiglione”.
- “La solita deficiente”, la contraddice lui. “Scommettiamo che invece sei tu a fare tardi chiusa per tre ore al bagno! Ma che ci starai a fare lì dentro tutto quel tempo, se poi quando esci sei peggio di quando sei entrata!”
- “Scemo!”, risponde lei. “Non è vero”.
- “E invece si”, insiste David.
Pausa di riflessione di entrambi. Poi…
- “Ma che stupidi, litigare per questo”, sbotta all’improvviso Luisa compiaciuta. “Tanto poi sarà sicuramente Jane a fare tardi”.
- “E perché?”, domanda Jane interlocutoria sbattendo le palpebre.
- “Semplice”, risponde lei scoppiando a ridere.
- “Tanto poi non ti suona la sveglia e devi fare sempre tutto di corsa”, affermano in coro David e Luisa.
- “Che scemi che siete!!!”, controbatte lei stringendo le spalle. “Invece mi alzerò tutti i giorni all’alba, perché devo dare Topografia venerdì e non voglio rovinarmi la media”.
- “Allora ci vediamo direttamente sabato prossimo per fare le valigie?”, chiede Luisa all’amica.
- “Già”, sussurra lei. “Mi attende una settimana infernale, ma poi…”.
- “Peccato!”, la interrompe David sbuffando. “Avevo due biglietti per il cinema”.
- “Cinema?!”, esclama Luisa.
- “Cinema… pazienza”, la risposta perentoria di Jane. “Ci andrai con la tua cara sorellina”.
SEGUE...