CITAZIONE
Una cosa che ho notato, avendo studiato psicologia, è che nei nostri scritti la nostra persona è sempre presente. E' inutile quindi mettersi a scrivere con l'intento cosciente di usare se stessi come modello per costruire la storia.... è tempo sprecato, perchè l'atto stesso di scrivere ci pone automaticamente nelle condizioni di proiettare la nostra persona nella storia. E' inevitabile
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Concordo con Giovanni. Aggiungo anche che bisogna fare molta attenzione a non costruire il personaggio principale, se c'è, attorno alla propria persona: alle proprie abitudini, alle azioni che siamo soliti fare, ai nostri stessi punti di vista. Rispetto a quest'ultimo punto dico che di Saramago ce n'è stato soltanto uno.
Personalmente l'istinto è un elemento fondamentale ma è sempre accompagnato da una riflessione. Non scrivo mai di getto, non ne sono capace e sinceramente non è una cosa che amo molto fare. All'improvviso mi viene un'idea (una "visione" che da il La al racconto, un dialogo mentale, un ambiente che prende forma, una battuta), così, d'istinto, appunto. Nel momento in cui mi piove addosso l'idea fulminea (ma che probabilmente è nata da una riflessione inconscia anche remota che poi è improvvisamente esplosa) non mi butto subito a scrivere. Afferro l'idea, non la lascio andare, comincio a camminare su e giù per il salotto come un deficiente fumando sigarette e ascoltando musica. Tutto ciò mi aiuta a rendere l'idea che mi è esplosa d'istinto in un'idea ragionata. Allora finalmente comincio a scrivere, di solito quando la mia compagna capisce che sono pensieroso e che non è il momento di proporre uscite, chiacchiere e tutto il resto. Scrivo, leggo, rileggo, correggo, impiego ore per capire se lo stile è fluido come io vorrei. Taglia e cuci, certo, ma capita anche che distruggo e ricreo. Non parto mai cercando un tema, perché, permettetemi, dopo anni di scittura i temi da raccontare fanno ormai parte del mio stile e dei miei perenni propositi. Più che altro m'impegno molto a costruire i personaggi, come devono essere e cosa devono dire, rispettando sempre le caratteristiche che io gli ho fornito, e la coerenza delle loro azioni. Dai personaggi delineati, poi, capisco la storia che devo sviluppare. Sono i miei personaggi che scrivono il racconto, io li coordino solamente.
Per quanto riguarda l'ide del racconto a tema, la trovo interessante, ma personalmente non riuscirei a essere costante, considerati gli impegni lavorativi, anche durante i weekend. Immagino sia un ostacolo non solo per me. Però magari molti possono.