All'inizio non avevo contemplato l'idea che si potesse trattare di un vampiro, ma di una creatura dannata, nera, costretta all'eternità.
Infatti nel testo non c'è ombra di denti aguzzi o nutrimento di sangue.
Verso la fine però ho optato per usare il termine "diafano". Da li ho optato per renderla la dannazione di un vampiro.
Visto che non si parla d'altro al giorno d'oggi e resto dell'idea che il fuoco va continuato ad essere alimentato fichè brucia.
Può essere considerata di nicchia, non lo metto in dubbio, magari per il genere dark.
Ma non è anonima. Su questo non posso essere d'accordo.
Sul fatto che non lasci nulla, posso essere d'accordo, ma in genere la maggior parte delle poesie (a mio avviso) non lasciano un gran chè..ma questo è oggettivo. Io sono dell'idea che la maggior parte di quelle che si leggono (anche quelle di grandi autori) piacciono o non piacciono.Punto. Sono poche quelle che trasmettono veramente qualcosa o che ti lasciano qualcosa.
Sono opinioni e pensieri. Sono scene di vita quotidiana o vissuta. Sono immagini, scene visti dall'autore.
Questo è quello che penso io
Grazie comunque per averla letta e averla commentata, mi ha fatto piacere