| Anche il secondo aveva qualche buon punto. Il terzo, invece, secondo me è totalmente uno waste. Sono comunque d'accordo con Nowhere Man, Matrix è monodimensionale, al più bidimensionale, incentrato tutto su Neo (e la ribellione contro la Matrice), e la trama, più che complessa, risulta cervellotica. E' come se Guerre Stellari puntasse tutto su Luke e la sua quest per diventare un Jedi. Mentre c'è molto altro, la trama di Star Wars sembra lineare (merito degli sceneggiatori), ma è in realtà composta da tante sottotrame che coinvolgono più personaggi, basta pensare agli almeno tre finali aperti de L'Impero Colpisce Ancora. In più Guerre Stellari ha dei personaggi che crescono lungo l'arco della storia, cambiano: Luke, Han Solo, Darth Vader, anche D3BO a suo modo, mentre in Matrix, a parte Neo, che comunque già alla fine del primo film ha assunto la personalità che lo caratterizzerà in tutti gli altri, non c'è evoluzione. Sarà che a scrivere gli script della saga di Star Wars (Impero e Ritorno dello Jedi, almeno) furono Leigh Brackett, grandissima scrittrice di fantascienza, e Lawrence Kasdan. Questione effetti speciali e 'momenti cinematografici': al di là del dispiego di mezzi digitale Matrix offre poco dal punto di vista strettamente cinematografico che non si sia già visto prima. E le sue innovazioni sono già passé. Guerre Stellari è pieno di momenti di 'vero cinema'. Due su tutti: l'attacco finale alla Morte Nera nel primo film, quindici minuti che ti tengono incollato alla poltrona a occhi sbarrati. E l'altro, quello iconico: "Luke, sono io tuo padre!". Poi magari una di queste volte parliamo anche di Blade Runner.
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