Misty Lane - I, L'Hotel della Pace

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Roberto Sonaglia
view post Posted on 28/6/2010, 17:56




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I.
L'Hotel della Pace

A forza di darmi risposte, trascuravo la domanda che, da qualche minuto, mi ronzava in testa. Colpa della nebbia, che è acqua timorosa di farsi materia, aria troppo superba per svanire.
Dentro la nebbia, immerso come una sonda senza cappello, cercavo di orientarmi, per localizzare l’indirizzo al quale ero diretto - al quale cento sacchi al giorno più le spese, mi dirigevano - con quella domanda che mi girava in testa come la ballerina di porcellana di un carillon.
Nella nebbia c’è qualcosa di sovrannaturale, dicono: la forma delle cose diventa fluida, e cambia colore. Questo sempre che non si tratti delle luci di una macchina che ti viene incontro, simile a uno di quei draghi delle stampe cinesi, o dei film low-budget anni cinquanta. Oppure, sempre in tema di luci, un riflettore puntato contro la facciata di una chiesa, che nel biancore traslucido si trasforma, e vive del moto di particelle vaporizzate, metamorfiche - un falso movimento, a 18 fotogrammi al secondo, ralenti spettrale.
Certi colori, nella nebbia, parlano (il rosa, l’azzurro, il giallo), altri si cristallizzano (il rosso, il nero, il verde), altri ancora scompaiono (tutte le gradazioni di grigio, dal perla al canna di fucile).
Ragionavo come uno di quei personaggi di Orson Welles, che non sa mai se sia l’eroe, o il cattivo del film, ma “a modo suo, un grande”, per dirla con Marlene. E d’altra parte nemmeno Satanasso ha ben capito, ancora, se Dio è l’Antagonista, o tocca a lui, quella parte.
Ero arrivato infine al mio indirizzo: l’Hotel della Pace, che in realtà era un palazzo diroccato, una sagoma scura nella nebbia, un gigante in attesa di resurrezione. Là dentro, strani traffici - almeno così affermava il mio Committente - fra intonaci scrostati e tappezzeria liberty umida e stinta, fra preti scomunicati e donne di malaffare, poeti di strada invalidi e cristalleria bohémienne, scheggiata in più punti.
Mi chiedevo se valeva davvero la pena entrare, per cento sacchi al giorno più le spese, rischiare il culo e l’anima, là dentro. E intanto che riflettevo su quest’ennesima questione retorica, avevo dimenticato la domanda che mi era girata in testa per qualche minuto, come la ballerina di porcellana di un carillon.

Edited by Roberto Sonaglia - 12/7/2010, 19:10
 
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Alice111
view post Posted on 2/7/2010, 14:51




l'Hotel della Pace...
Robi, hai fatto volare in un lampo, la mia fantasia dentro l'Hotel della Pace :rolleyes: uhmmm...Un Hotel, battezzato col nome della Pace...immerso in una densa nebbia grigia e umida; che copre, come un mantello bagnaticcio, tutto e tutti...Intorno, nessun suono...Spingo la porta, entro, e il silenzio è quasi assordante...voci e suoni lontani, ma, nn capisco come raggiungerli...una serie di corridoi, stretti come budelli, si snodano sia a dx che a sx....in questo Hotel, la mia pace...nn sarà pacifica x nulla :nightmare:

^_^ :ciao:

bah...che :vomitino: come può il silenzio, essere assordante se sento voci e suoni lontani??? :urlo: :(
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 8/7/2010, 11:44




Il silenzio fa tanto rumore quando viene riempito di sibili statici, white noise e le parole dei filosofi sono scritte sui muri delle stazioni della Metro ;)

keep on reading, Alice...
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 26/8/2010, 21:20




CITAZIONE
Dentro la nebbia, immerso come una sonda senza cappello, cercavo di orientarmi, per localizzare l’indirizzo al quale ero diretto - al quale cento sacchi al giorno più le spese, mi dirigevano - con quella domanda che mi girava in testa come la ballerina di porcellana di un carillon.

Ecco lo stile Dark-Sonaglia!!! Cioè, la domanda che gira come la ballerina del carillon, mi è rimasta impressa... e ritrovarla nel finale, mi fa pensare che forse sto veramente imparando a leggere le tue cose, anche quelle oscure ;)
Come atmosfera, ad un certo punto mi ha ricordato una parte de L'Esorcista (oTTio dormirò stanotte? :cry: ) quella in cui il prete arriva sotto casa con la valigetta in mano... credo se ricordo bene, una delle più suggestive del film, compresa la parte splatter.
Vado al seguito :lol:
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 27/8/2010, 20:16




Come sai, quella scena dell'Esorcista è, a pieno diritto, una delle influenze principali conscie di questo incipit... e un po' tutta l'atmosfera di quel film permea i corridoi dell'Hotel della Pace.
Lo stile Dark-Sonaglia in full-Light!!!!
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 27/8/2010, 20:43




L'ho saputo oggi che quell'atmosfera è una delle influenze, mica lo sapevo quando t'ho commentato!!! Questo dimostra che hai centrato in pieno l'obbiettivo, semmai avessi avuto qualche dubbio ;)
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 28/8/2010, 10:14




Oppure dimostra che tu sei una lettrice attenta, e in possesso di un notevole bagaglio culturale in vari campi dell'arte, che ti permette di afferrare subito certe suggestioni e/o citazioni. E non è una sviolinata, ma un dato di fatto.
 
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6 replies since 28/6/2010, 17:56   56 views
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