La giornata di un Vampiro

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Roberto Sonaglia
view post Posted on 22/6/2010, 18:12




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Giuro
che non ho colpe
se l'alba mi ritrova
a protestare
di vivere una vita
all'incontrario
- legno e aglio -
e correre
a nascondermi nel buio
della mia vecchia cassa.

Non riesco proprio
a farmi una ragione,
dei denti da demonio
che ho nel cuore;
del marchio
sulla mia anima dannata
che brucia quando tento
di pregare.

Io seguo
- sopra i muri,
dentro i treni -
lo spirito
del moto relativo,
parente stretto
del libero arbitrio.

Nell'ordalia
di un vivere apparente,
quando il silenzio
è rotto dall'armonia
del sangue,
- caldo innocente
eretico, senza belletto
in faccia - volo a caccia.

Temo l'alba
per la luce che porta.

Buona fortuna
a prede e predatori,
che vinca il migliore.
Stretto fra queste stecche,
Steso sulla mia terra,
bestemmio la Sete,
gonfio di desideri,
fino alla fine del giorno.


da Fantasmi al rallentatore

 
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Daniel Baudelaire
view post Posted on 23/6/2010, 12:14




Molto bella... Purtroppo il commento deve essere basato sulla soggettività mancando la metrica...

Edited by Daniel Baudelaire - 23/6/2010, 13:54
 
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claudioi
view post Posted on 23/6/2010, 14:05




Mi piace.. potrebbe essere la giornata reale di vampiro, figura leggendaria.. oppure un insieme di metafore in cui può rispecchiarsi un uomo che non trova pace in se stesso.
 
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Krusa27
view post Posted on 23/6/2010, 17:06




Sono schietto, al momento non riesco a trovarci nessun significato, se non la storia di un vampiro, ed essendo una figura inventata, questa poesia non riesce a prendermi...

Krusa
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 23/6/2010, 17:57




@Daniel
Cioè, le poesie senza metrica non hanno senso? Nemmeno Walt Whitman?

@Claudio
Esatto ;)

@Dart
Infatti parla di un Vampiro, allo stesso modo in cui il Battello ebbro parla di un battello, e la Ginestra di una ginestra. Però hai ragione, quelle non sono figure inventate. Apprezzo la schiettezza, credimi ;)
 
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Daniel Baudelaire
view post Posted on 26/6/2010, 13:19




CITAZIONE (Roberto Sonaglia @ 23/6/2010, 18:57)
@Daniel
Cioè, le poesie senza metrica non hanno senso? Nemmeno Walt Whitman?

No, mi hai frainteso... Non essendoci metrica è necessaria per commentare la soggettività: a me piace per esempio perchè mi ricorda la solitudine di un uomo turbato come ad un altro potrebbe fare schifo... Anche se a me ripeto come metafora sembra stupenda...
 
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Dave du Demon
view post Posted on 27/6/2010, 17:16




Sarà inutile ripeterlo... ma sei bravissimo. Si capisce da subito. Complimenti sinceri!
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 27/6/2010, 20:28




Questa poesia l'ho letta e riletta, in assoluto è una delle mie preferite. La lettura che ho sempre scorto, seppur con sfumature diverse, è sempre stata quella di Daniele e Claudio: un uomo costretto a vivere in condizioni che non sente sue, non riuscendo a trovare pace... ma che non si rassegna.
Rileggendola adesso, ne ho trovata un'altra.
Questa poesia, potrebbe metaforicamente parlare di un 'diverso' che non riesce ad accettare la propria condizione. Potrebbe essere diversità, sociale, fisica, spirituale...
Per esempio, in questa condizione potrebbe trovarsi un paraplegico costretto vivere su una sedia a rotelle, e si trova a ricevere compassione quando invece vorrebbe correre con le sue gambe... oppure, una persona che si accorge di avere tendenze sessuali 'diverse' da quelle che la società considera normali, e si trova imprigionato in corpo che non sente suo, non in sintonia con i suoi istinti... oppure potrebbe trattarsi di un emarginato dalla società 'civilizzata' (vedi razzismo), di un barbone che viene deriso, per esempio.
Insomma, se hai tempi d'oggi la poesia non fosse snobbata, potrebbe essere un capolavoro moderno.
Sulla bellezza dei versi, non aggiungo altro a ciò che hanno detto gli altri. ;)
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 30/6/2010, 12:01




CITAZIONE (Daniel Baudelaire @ 26/6/2010, 14:19)
Non essendoci metrica è necessaria per commentare la soggettività

Che è esattamente quello che cerco, quando cerco una lettura esterna. Soggettività, nel bene e nel male. Immagina ti capita sottomano il testo di una canzone che non conosci, e tenti di darne una tua melodia. Lì la metrica c'è, e manca la musica, qui non c'è nessuna delle due. Piatto ricco, direi, per un lettore (e ovviamente parlo di ogni poesia scritta senza metrica, non necessariamente la mia, personalmente ci godo a canticchiare "oh Capitano! Mio Capitano" di Walt!!!)
 
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EvAsA86
view post Posted on 1/7/2010, 00:42




Tra le poesie che ho letto, questa è tra le più belle per me, da proprio il senso dell'errare, di una ricerca affannata,del non trovare pace,di una sete perpetua che si può placare solo attraverso la vita(il sangue!)... sempre nuova!Complimenti davvero,mi ha colpita molto!!!
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 2/7/2010, 11:40




@ Dave
Thanx a lot. DNA, I suppose.

@ Samy
La tua lettura in chiave di 'diversità' è assolutamente giusta, e mi stupisce finora, in tutti i posti in cui ho messo a disposizione dei lettori questa poesia, nessuno l'abbia colta. Ma, probabilmente, pensavano parlasse 'solo' di un Vampiro, una figura inventata, che non è mai stata investita di chiavi metaforiche, nei lunghi secoli in cui, scrittori, poeti, cineasti e quant'altro, l'hanno utilizzata.
Se ai giorni nostri la Poesia non fosse snobbata, o saturata, ridotta a mero esercizio di stile, il più delle volte indecente, potrebbe ancora segnalare le deviazioni dal percorso del progresso Umano, assolutamente.

@ Eva
Sono felice di questo tuo giudizio. E, si, l'umano errare è molto simile a quello, eterno, notturno, di un Vampiro, che passa le sue giornate chiuso in una cassa a dormire, "sognare forse", per dirla con il Bardo di Stratford-Upon-Avon.
 
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Helter Skelter
view post Posted on 2/7/2010, 14:38




CITAZIONE
Buona fortuna
a prede e predatori,
che vinca il migliore.
Stretto fra queste stecche,
Steso sulla mia terra,
bestemmio la Sete,
gonfio di desideri,
fino alla fine del giorno.

questo è il pezzo che mi è piaciuto di più. In questo "vampiro" io ho visto prendere forma l'uomo moderno, insoddisfatto, che maledice la sua sete di gloria e di successo. Molto bella. Hai uno stile splendido.
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 4/7/2010, 15:18




CITAZIONE (Roberto Sonaglia @ 2/7/2010, 12:40)
@ Samy
La tua lettura in chiave di 'diversità' è assolutamente giusta, e mi stupisce finora, in tutti i posti in cui ho messo a disposizione dei lettori questa poesia, nessuno l'abbia colta. Ma, probabilmente, pensavano parlasse 'solo' di un Vampiro, una figura inventata, che non è mai stata investita di chiavi metaforiche, nei lunghi secoli in cui, scrittori, poeti, cineasti e quant'altro, l'hanno utilizzata.
Se ai giorni nostri la Poesia non fosse snobbata, o saturata, ridotta a mero esercizio di stile, il più delle volte indecente, potrebbe ancora segnalare le deviazioni dal percorso del progresso Umano, assolutamente.

E' una poesia molto particolare, fuori dalla norma sicuramente. A vole può portare un po' 'fuori strada', altre volte si afferra il senso principale e basta... altre volte si trova tutto il resto. Probabilmente quando la rileggerò la prossima volta, troverò qualcos'altro, o forse no... comunque sia, ogni volta che la leggo... brrrrr rabbrividisco! :lol:
 
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EskerRidge
view post Posted on 6/7/2010, 16:21




Ha il fascino delle vite e degli esseri maledetti che ridotti all'impotenza e cacciati dal mondo visibile, vengono invece temuti - ma segretamente adorati e invidiati - per la loro forza e i loro poteri. La maledizione? Il prezzo da pagare? Più si è lucido, più si soffre. E' la lucidità - la luce - che consuma e ammazza.

E' un poeta questo vampiro, è la poesia. Alla gente che trova fico fare il vampiro, volare, vedere nel buio, avere una forza sovranaturale, trasformarsi in pipistrello, bere il sangue e dormire in una barra, vorrei suggerire di provare a scrivere una poesia cosicché possa provare anche il dolore strazziante del vampiro.

Avrei voluto essere capace di scriverla io questa tua poesia Roberto, per coronare "La sindrome di Baudelaire", "L'amico Franck" e la serie di ritratti di omicidi che sto realizzando.

Terribile. Bella. Ed è terribile perché è bella e affascina. Ho votato.


L'albatros - Charles Baudelaire

Spesso, per dilettarsi, gli uomini della ciurma
catturano gli albatros, grandi uccelli marini
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
la nave che scivola sugli amari flutti .

Appena deposti sulle assi della tolda
questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi
lasciano pietosamente le .grandi ali bianche
trascinarsi come remi accanto a sè.

Quant'è goffo e fiacco questo viaggiatore alato!
Lui, prima così bello, quant'è comico e brutto!
Uno tormenta il suo becco con un mozzicone acceso,
l'altro mima, zoppicando, l'infermo che volava.

Il Poeta assomiglia al principe delle nubi
che sfida la tempesta e sbeffeggia l'arciere;
esiliato al suolo in mezzo al baccano
le sue ali di gigante gli impediscono il cammino.


Edited by EskerRidge - 6/7/2010, 20:02
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 7/7/2010, 11:40




@Helter
Si, anche quello, l'uomo (o l'artista, se vogliamo, e qui andiamo anche avanti, col paragone che fa Esker) insoddisfatto, preso tra spinte in alto e desideri materici.
Grazie per aver sottolineato quella che reputo una delle mie strofe migliori in assoluto.

@Samy
Spero di farti rabbrividire ancora a lungo, Bimba mia ;)

@Esker
Vorrei suggeril loro anch'io la stessa cosa, Esker... anzi, in qualche modo l'ho fatto, scrivendo questa poesia, no?
Ogni traguardo comporta un sacrificio, da "grandi poteri grandi responsabilità" per dirla con Stan Lee.
Sarei onorato di vedere questo componimento in cima a una raccolta di tuoi racconti. Quanto (non 'se') pubblicherai, magari ne ripalriamo.
Grazie per l'albatros, e per il voto ;)
 
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22 replies since 22/6/2010, 18:12   462 views
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