Samanta Sonaglia |
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Quella notte era incantata, tante stelle e una sola grande Luna. La Stella più piccola era nascosta proprio lì dietro, sospesa nel cielo buio di una notte d'inverno senza fine, e aspettava quasi impaurita l’arrivo del primo Sole di primavera. Voleva scappare da un’altra parte quando scorse le prime luci dell’alba arrivare dal Mare, ma il Sole se ne accorse, e prima che la Stella arrivasse a muovere i suoi primi passi, le afferrò le mani e le sorrise. E lei capì che non doveva avere paura dei raggi di quel Sole di Primavera, perché grazie ad essi, avrebbe brillato più che mai. La Luce del Sole si sarebbe fusa con la sua, e insieme avrebbero illuminato tutto il loro mondo. La Stella accolse quel sorriso e si lasciò trasportare in una danza cominciata secoli d'istanti prima. Ora il sole splende alto nel cielo, è pieno giorno ormai, e la stella è lì, non si nasconde più. Ora sa che la sua Luce non smetterà mai di brillare.
E io? Io sono qui, nel mio angolo di Paradiso, seduta sul mio scoglio, col mio mare a farmi compagnia. Fisso il cielo oltre l'orizzonte rannicchiata sul petto di Gabriel, custode del mio sorriso, che guarda insieme a me quello splendido spettacolo di luci cosmiche, regalato dalla dolce Armonia che il Sole e la Stella hanno saputo creare.
PS. Questo fu il mio primo tentativo di racconto, non siate troppo cattivi!
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