CITAZIONE (Samanta Sonaglia @ 21/5/2012, 15:02)
@Antonio
Piccrì, preferisci due polpette al sugoo un paio di babà? prendi prendi, sono tutti per te Ciao Samà, leggo solo adesso il tuo messaggio...
Non ci crederai, ma sono contento che abbiamo perso (che è molto diverso da "sono contento che abbiate vinto"...
) ! Per me Del Piero è uno dei pochissimissimissimi baluardi dei valori nel calcio, e vederlo trattato in questa maniera ha ucciso (credo irreparabilmente) la mia passione per la Juve.
In altre parole, quando l'hanno sostituito ho spento la televisione. E quando ho sentito "le botte" e ho arguito che il Napoli avesse raddoppiato, un sonoro
è salito dal mio cuore.
Avrei voluto chiedere a Robi se potevo scrivere un articolo su Del Piero, sull'ultimo simbolo di valori sani e genuini in un calcio corrotto, ma non l'ho fatto perché ho pensato che avevo già scritto degli articoli sul calcio.
Quindi, complimenti per la vittoria. Mi mangio sia le polpette che i babà, alla faccia dell'azienda Juve
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Tornando in topic, ho cominciato a leggere la rivista.
Primo pezzo letto: breaking news.
Penso che quella paginetta, varia, esauriente e fluida sia la più attraente del mag.
Secondo pezzo letto: l'aspirante scrittore e i concorsi.
Ammetto con un po' di vergogna di rivedermi nei ragionamenti del candidato (e anche nei suoi primi passi) agli inizi della mia avventura letteraria. Credo che sia l'inesperienza a condurre l'aspirante scrittore per questo cliché, perché - almeno io - mi sono rivisto nell'articolo e mi sono fatto pure un po' pena...
Poi c'è chi non si rende conto e chi rifiuta la realtà: questi continuano imperterriti a cavalcare l'onda della speranza (che si frangerà sugli scogli...
)
Per quanto mi riguarda, io mi sono ravveduto e ho cambiato registro.
Ma la cosa più sconvolgente per me è la parte in cui Robi dice:
"Immedesimiamoci nell'animo e nella mente dell'aspirante scrittore standard
che, una volta terminato di scrivere il proprio “capolavoro”, inizia a inviarlo alle
case editrici, cominciando da quelle “grandi”, naturalmente, le quali,
naturalmente, gli rispondono picche (sempre che gli rispondano). Il nostro eroe,
graniticamente convinto della bontà della propria opera, non sfiorato dal nefasto
pensiero di essere, forse, egli privo di talento scrittorio, e che quindi siano gli
editori ad avere le fette di salame
sugli occhi e non capire un cazzo,
non volendo d'altra parte affidarsi a
quelli a pagamento, perché lui è
astuto, sveglio, naviga su internet e
sa che costoro sono, al meglio, dei
simpatici truffatori, che fa? Cerca
qualche concorso letterario a cui
partecipare."
Non so se debba vergognarmene o meno, ma questo sono io SPUTATO/SPUTATISSIMO nei mesi successivi al completamento del mio capolavoro.
Da una parte me ne vergogno perché è veramente patetico che questo modo di pensare io l'abbia ritenuto serio, che ci abbia creduto davvero, che non mi abbia nemmeno sfiorato l'idea che la maggior parte degli "aspiratori" pensino in questo modo.
Dall'altra non me ne vergogno perché i riscontri sul mio romanzo sono abbastanza positivi e, forse, ero legittimato a pensare in quel modo.
Comunque, grande Robi! Ieri sera ho cominciato a postarlo su qualche gruppo, ma era tardi. Ora è presto: aspetto che cominci un po' si movimento nei gruppi degli aspiratori e poi lancio la tua bomba...
EDIT:
Robi, prendi nota. Ci sono due gruppi facebook (Giornale di Bordo e Scrittori, esordienti e non, sosteniamoci) in cui hanno risposto al tuo articolo. Niente di che, ma magari può cominciare un dibattito e attrarre lettori sul magazine.
Edited by michelplatini - 1/6/2012, 11:32