Iniziativa editoria olandese

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cientje
view post Posted on 7/2/2012, 13:42




Penso che sia interessante per gli scrittori esordienti italiani ricevere informazioni concernenti i loro colleghi stranieri, in modo particolare anche come funzionano le cose all'estero nell'ambito dell'editoria. Potrebbe essere un esempio da seguire?! Per questo volevo farvi notare un'iniziativa di un sito olandese di scrittura con contatti con diverse case editrici della media- grande editoria. Premetto che in Olanda sono attivi circa un milione di scrittori amatoriali e 160 000 semiprofessionisti di cui una quarantina che si guadagnano abbondantemente la pagnotta con la scrittura, spesso abbinata al giornalismo, su una popolazione complessiva di sedici milioni di persone.
Ora ritornando all'iniziativa in questione, rendo noto che costoro pubblicano sul loro portale dieci pagine di un romanzo per ogni esordiente iscritto al sito, che viene reso leggibile al pubblico navigatore in rete. Ogni lettore interessato a un autore o incipit può acquistare delle azioni a 5 euro l'una. Poi i primi scrittori che avranno venduto 2000 azioni entro quattro mesi verranno automaticamente proposti a un editore amico. I ricavati per i giocatori in borsa (lettori-investitori) sono 4 euro sui 5 spesi all'inizo se il romanzo raggiunge la quota richiesta. Esempio: un tizio aveva investito 1000 euro in un romanzo e ne ha ricavati 2500. Finora ci sono stati due o tre autori esordienti che si sono visti pubblicare il loro romanzo dopo un accurato editing e uno mi pare ha già venduto circa 17000 copie...
Una testimonianza dell'autore del romanzo 'I fuochi d'artificio', Job 26 anni: le prime pagine del mio romanzo finito ormai da un anno vengono pubblicate online sul sito il 31 maggio 2011. I lettori iniziano a giocare investendo minimo 5 euro. Seguono interviste e promozione a cura del sito. Nell'ottava settimana il mio romanzo raggiunge la classifica dei primi cinque e dal quel momento venderò le ultime 500 azioni. Il primo mese ho venduto 800 azioni. La spartizione dei ricavati tra i lettori- investitori è del 50 per cento. Raggiunta la vendita delle 2000 azioni, ho un colloquio con l'editor della casa editrice e il romanzo viene sottoposto all'editing che cambierà alcune cose alla struttura del romanzo, come l'uso di un altro punto di vista e invece di 26 capitoli, 84 parti. Il libro uscirà a Febbraio 2012 in tutte le librerie olandesi.

www.tenpages.com/page/zowerkthet/ov...CFQIn3godznSx5g

Edited by cientje - 7/2/2012, 14:39
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 7/2/2012, 18:40




Ecco come funzionano le cose nei paesi dove hanno a cuore la cultura. Chi scrive in primis. Dubito una iniziativa del genere interessi la gran parte degli 'aspiranti scrittori' di casa nostra, persi nelle loro indivudualistiche autopromozioni, ma sono felice che tu l'abbia segnalata, Luciano, e che cose del genere vengano proposte... anche se, ahimè, in Olanda e non da noi.
 
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Vlad72
view post Posted on 7/2/2012, 22:07




Ho visto iniziative come questa anche da noi qualche anno fa, ma non mi pare siano decollate. Leggere un incipit di un autore che non siamo noi stessi, investire per la promozione di un libro altrui.. troppo impegnativo, distraente dall'obiettivo di essere una star ^^
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 7/2/2012, 22:36




Parole sacrosante, Vlad. Chi ce lo fa fare, qui nel paese dove anche la scrittura 'aspirante', 'emergente', 'lievitante al forno' che sia, soggiace alla logica del Grande Fratello?
 
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lagrandefame
view post Posted on 8/2/2012, 18:50




Un'iniziativa editoriale retta sugli incipit (ora però solo romanzi completi) letti e valutati dagli stessi autori (che poi possono diventare solo lettori), in Italia, l'ha fatta e continua a farla il gruppo Mauri Spagnol (Guanda, Garzanti, Longanesi e altri) con il torneo Io Scrittore, un'iniziativa cui ho partecipato due anni fa. Devo dire che mi è piaciuta molto, mi sono divertito e ho imparato un sacco di cose leggendo e valutando le opere degli altri. Credo che abbia anche un discreto successo (per chi fosse interessato...) considerando che in palio ci sono pubblicazioni cartacee e su e-book. Ma immagino sia un casi piuttosto isolato.
Certo che l'iniziativa tulipana, che è comunque molto diversa, è indubbiamente singolare. Mi stuzzica parecchio, sia in qualità di autore sia in quella di lettore. M'incuriosisce l'aspetto investitore-promozionale. Però forse, ma ancora non so perché, è una sensazione a pelle, quest'aspetto mi lascia un tantino perplesso. Però è fuori dubbio che all'estero stanno molto più avanti di noi, anche, come dice Roberto, nella promozione alla cultura.
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 8/2/2012, 22:23




Si, forse l'unica cosa un po' dubbia è quell'aspetto Wall Street. Perché poi, alla fine, potrebbe beneficiarne non chi scrive meglio, ma chi è più in gamba a piazzare le proprie 'azioni'. Cioè chi si autopromoziona meglio. Poi può darsi la pensi così perché, appunto, in Italia così finirebbe, non so, magari gli olandesi non si fanno imbambolare da chi mette la copertina del proprio libro come foto del profilo su FB...
 
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cientje
view post Posted on 9/2/2012, 10:08




Per esperienza posso dire che qui in Olanda sono molto più severi che in Italia e selettivi. Non esiste l'editoria a pagamento, quella piccola è marginale e quindi gli esordienti sono obbligati a mandare i propri dattiloscritti agli editor delle grandi case editrici. La maggioranza degli aspiranti alla pubblicazione riceve puntualmente una lettera garbata di rifiuto spesso con in allegato una scheda critica del romanzo proposto. Nel caso invece il dattiloscritto piaccia, l'autore viene contattato dall'editor al fine di lavorare insieme alla pubblicazione del romanzo con un editing accurato; in seguito gli viene proposto anche un corso avanzato di scrittura creativa gratuito e interno alla casa editrice; così, come avviene nel calcio, gli editori curano crescono un loro vivaio di scrittori... Naturalmente anche in questo Paese, come in Italia e negli altri occidentali dove regna la legge di mercato, si pubblicano libri dei vip del momento, forse in Olanda meno analfabeti di Totti ( con tutto il rispetto e ammirazione per Francesco!)
Comunque qui si legge di più che da noi, anche se negli ultimi anni e grazie alle nuove generazioni di italiani, mi pare che la vendita dei libri sia aumentata notevolmente in Italia(?!).
Concludendo, penso che per un esordiente sia più facile cominciare a pubblicare in Italia che all'estero, nel senso che ci sono più possibilità anche perché esiste la piccola editoria, con tutti i suoi difetti... In Olanda ci sono scrittori che da anni hanno il cassetto pieno zeppo di dattiloscritti e sinceramente non hanno grandi speranze...
 
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lagrandefame
view post Posted on 9/2/2012, 15:11




L'analisi di Luciano è estremamente interessante, anche perché lui conosce l'Olanda da vicino. In realtà non mi dispiacerebbe provare con una casa editrice olandese. Mi serve soltanto un traduttore. Ci pensi tu, Luciano?
 
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Giovanni Melappioni
view post Posted on 9/2/2012, 15:24




A volte non è che l'erba del vicino sia più verde, è che vediamo la nostra più marcia. Io penso che con un simile sistema, alla mercè delle frivolezze del popolo di internet, chi pensate che arriverà a 2000 quote nei tempi previsti? Io con un libro sulla seconda guerra mondiale? Tizio con un ambiguo poema onirico, Coso che parla di anima e psiche o il vampiro-gieffino di turno??? Non so voi cosa ne pensate ma non è che la massa olandese potrà essere poi così diversa da quella italiana o argentina. E l'Olanda è la terra dei reality, sempre volendo fare l'avvocato del diavolo.
 
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cientje
view post Posted on 9/2/2012, 16:54




QUOTE (lagrandefame @ 9/2/2012, 15:11) 
L'analisi di Luciano è estremamente interessante, anche perché lui conosce l'Olanda da vicino. In realtà non mi dispiacerebbe provare con una casa editrice olandese. Mi serve soltanto un traduttore. Ci pensi tu, Luciano?

Luca non ti prometto nulla però se vuoi tentare l'avventura queste sono le cose da fare: scrivere una lettera alla editor (tra l'altro italiana, ma non molto loquace e benevola, almeno con me...) per i libri stranieri dell'editore Bert Bakker- Prometheus( grande editoria).

http://uitgeverijprometheus.nl/index.php?o...&id=8&Itemid=20

www.facebook.com/profile.php?id=540320919

Per quanto riguarda la traduzione non è un problema, se decidono di leggerti hanno i loro traduttori fissi...
A me hanno letto il primo romanzo in italiano e rifiutato dopo avermi fatto una scheda di critiche costruttive... :)

QUOTE (Giovanni Melappioni @ 9/2/2012, 15:24) 
A volte non è che l'erba del vicino sia più verde, è che vediamo la nostra più marcia. Io penso che con un simile sistema, alla mercè delle frivolezze del popolo di internet, chi pensate che arriverà a 2000 quote nei tempi previsti? Io con un libro sulla seconda guerra mondiale? Tizio con un ambiguo poema onirico, Coso che parla di anima e psiche o il vampiro-gieffino di turno??? Non so voi cosa ne pensate ma non è che la massa olandese potrà essere poi così diversa da quella italiana o argentina. E l'Olanda è la terra dei reality, sempre volendo fare l'avvocato del diavolo.

Sì, in parte hai ragione, l'inventore del Grande Fratello è un produttore olandese, Jhon de Mol, però questo non toglie il fatto che in Olanda ci sono molti lettori, soprattutto tra il pubblico femminile, su una popolazione di appena 16 milioni di abitanti. Scrittore giovane di grande talento è lui

www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=Arnon+Grunberg.

invece di vecchia data, anzi defunto, ma tra i più noti scrittori olandesi nel mondo è

www.ibs.it/code/9788817870924/mulis...-del-cielo.html

il romanzo è in parte ambientato a Roma, per me il più bello in assoluto! Lo consiglio a chi ha tempo di leggere...
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 9/2/2012, 22:06




Una discussione interessante, perché apre una finestra su un mercato editoriale diverso sicuramente dal nostro (ma penso tutti lo siano, diverso dal nostro). Leggendo i commenti, al solito, tentenno fra le varie opinioni. Da una parte un mercato che non ha editoria a pagamento, o perlomeno ne ha poca, lo vedo come un mercato meno saturo rispetto al nostro. Però è anche vero che da noi le possibilità sono superiori, e penso, come Giovanni, che alla fine gli internettiani olandesi non siano molto diversi da quelli italiani, come da quelli di ogni altra parte del mondo, e che alla fine anche lì avrebbe più riscontro un (pessimo ed ennesimo) romanzo fantasy piuttosto che un (buono ed originale) romanzo di guerra.
Credo un mercato ideale sarebbe quello che prende il meglio dai due estremi, perché se è vero che poche possibilità tagliano le gambe alla maggior parte degli aspiranti scrittori, spingono però quelli più motivati a lavorara ancora di più sul proprio stile, le proprie opere, in modo da renderle degne di, o perlomeno aspirare alla, pubblicazione. Mentre un mercato troppo possibilista illude che tanto comunque un editore per quanto piccolo lo trovo, e allora non sto troppo ad andare per il sottile: prima stesura, una letta per correggere la grammatica, e via!, spediamo a quanti più possibile.
 
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Acreàstro
view post Posted on 9/2/2012, 22:30




Offendi anche me, Robi, perché anch'io ò la copertina della mia opera come foto del profilo ;D Scherzo!!! Sono trent'anni circa che sto rivedendo un mio capolavoro (nel senso che è il primo lavoro più lungo di cuelli che ò scritto fino adesso), sperando che ogni volta sia l'ultima... L'idea olandese? Un mazzo di tulipani recisi!
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 9/2/2012, 22:47




Infatti pensavo proprio a te, Acre, che sei il bersaglio principale di ogni mia invettiva, lo sai :lol:
L'iniziativa olandese, sulla carta, secondo me ha lati positivi, di certo migliori di quelle di alcuni 'editori' nostrani del tipo: indiciamo un concorso a pagamento e al vincitore gli pubblichiamo il libro (ricordi sicuramente una discussione recente su questo tema nel nostro gruppo FB, vero?). Poi ha dei punti deboli, quelli di cui parlavano Luca e Giovanni, ad esempio, ma come tutte le buone idee, può essere perfezionata, e magari gli olandesi lo faranno. Noi che facciamo? Il Filo all'Albatross?
 
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lagrandefame
view post Posted on 9/2/2012, 23:26




La cosa positiva del tipo di mercato editoriale olandese è sicuramente quella di non avere tra i coglioni "editori" come il Filo.
 
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Acreàstro
view post Posted on 10/2/2012, 01:02




;) Inventatevi cualcosa! Non siete italiani? Lo sono anch'io, ma all'estero e vi assicuro che cuì non è tanto diverso. Ò appena finito il mio dado (io lavoro, non come voi che ve ne state a forumeggiare), adesso devo rivederlo... Buonanotte a tutti!
 
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30 replies since 7/2/2012, 13:42   648 views
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