Roberto Sonaglia |
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| @Simoncino E' un piacere immenso sapere che le mie cose continuano a piacerti. Se poi ti emozionano, il piacere diventa commozione. E non sto scherzando.
@Luca Un percorso simile, il mio, e credo si possa intuire da questo racconto: tanto blues in gioventù, ascoltato o strappato sulle corde della chitarra, poi altra musica, di tutto e di più, ma quando la mano torna ad appoggiarsi sui tasti, la prima cosa che ne esce è il suono familiare e sempre in mutazione delle dodici battute. Da lì poi parte tutto il resto, da lì poi è sempre partito tutto il resto. Con questo racconto ho cercato, in qualche modo, di omaggiare l'unica grande vera potente e indomabile forma d'arte e cultura dei nostri tempi, la Musica Popolare. Se Dio suona uno strumento, è sicuramente una Fender.
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