E' uscito il n. 4 di CREATIVITY PAPERS!!!

Luca, come detto e in ogni caso, prendi le mie parole sempre come uno che guarda dal di fuori. Un po' come il generale che se ne sta al sicuro nella sua tenda a ideare strategie e il milite che va al fronte a eseguirle.

Penso che hai usato la parola giusta: gratificazione. In questo caso, non si tratta solo di mero denaro, ma di quello che esso rappresenta: se uno mi paga 1000 euro e un altro 500, vuol dire che il primo mi ha apprezzato di più, ed è naturale che poi lavorerò per lui con tutto un altro spirito (e in tal senso questo stato d'animo non dico che potrebbe sopraffare l'Abitudine, ma almeno osteggiarla).

Uà Samà, si gross!!!

Ho appena letto l'articolo dei cartoni animati, con occhi lucidi, brividi nella schiena e una fitta al cuore.

Al di là della nostalgia per la mia infanzia/adolescenza, bellissima la considerazione finale sui bambini di oggi che tra 25 anni non vivranno questo splendido sentimento che noi possiamo goderci.

A volte mi son chiesto se non sia il fatto che siamo adulti a impedirci di cogliere nei cartoni odierni quello che vedevamo nei nostri, analizzati dunque da cervelli "infantili".
Non lo so, i cartoni di oggi non li vedo e non mi attirano. Ma tutte le saghe che hai citato davvero erano istruttive, culturalmente e socialmente parlando.

Come te, pure io ho imparato la mitologia greca grazie a Pollon!
Ricordo una volta che fui interrogato di Storia: andai una chiavica e la campanella stava per suonare, quando la professoressa mi chiese appunto degli dèi...
Le spiattellai a raffica tutti i personaggi di Pollon mentre la campanella suonava, e alla fine riuscii a rimediare un 5,5...

Dopo una pausa, riprendo la lettura del n.4

Ho letto l'articolo di Maria dei PERCHE'.

Davvero interessante, specialmente riguardo al finocchio, lo sbadiglio e la coda di paglia. (quindi presumo che anche il riferimento agli omosessuali abbia questa radice).

Sono curiosità che uno pensa sempre di togliersi, ma poi, per un motivo o per un altro, tralascia.

Trovare qualcuno che le spiega in maniera così leggera è stato istruttivo e piacevole.

E ora ho letto anche "Maratona di Natale".

Che dire, Robi? Naturalmente conosco tutti e 3 i film che racconti e mi è sembrato di rivederli velocissimamente nel tuo racconto. Li ho rivissuti, direi.

Apprezzo il tuo modo di dire per spiegare e, al tempo stesso, di non dire per non guastare la sorpresa a chi non l'ha visto. Il lavoro che c'è dietro questa "costruzione ambigua" è ben camuffato. Scrivendo anch'io, queste cose le noto: un lettore, le percepisce sottoforma di fluidità del pezzo.

Quanto a questo "Harry Potter e i primi problemi di calvizie", non posso che inchinarmi di fronte al tuo spirito.

Ora ho letto la tua intervista, Robi.

Penso che la definizione di artista a 360 gradi ti si addica perfettamente. Il tuo talento poliedrico e la grande passione che metti in ciascun campo (soprattutto quello in cui profondi più sforzi e ottieni meno risultati...) sono sotto gli occhi di tutti noi redattori.

Non mi vergogno di dire che uno dei giorni più fortunati della mia vita è stato quando mi venne in mente di cercare un nuovo forum per scrittori e m'imbattei in questo. E tu sai che non è piaggeria.

Tantissiimi auguri per il tuo "progetto segreto".

Proseguo nel mio monologo

Ho letto l'articolo su Grattamoscia.

Benché la pop-art sia ben lontana dai miei personali (e ovviamente opinabili) gusti, quest'articolo mi ha molto coinvolto per la sfortunata vicenda dell'uomo. Penso che questa sia l'esperienza più terribile che ogni artista possa vivere (e quanto più è precorritore, tanto più è terribile).

Ho pensato a Van Gogh: quando vedo Brama di vivere (Lust for life, 1956, con Kirk Douglas), non posso fare a meno di piangere ogni volta pensando alla vita che ha fatto Vincent e a come idolatrato sia oggi.

Il tuo appello a fargli esporre le sue opere sul mag, di primo acchito mi ha fatto sorridere. Poi ho colto la grande tenerezza fra le righe e la comprensione per il dramma artistico che ha vissuto Grattamoscia.

Davvero un bel articolo Robi. Complimenti sinceri.

Mi sento un coglione!

Caxxo, ma la storia è così credibile che me la sono bevuta. Certo il nome mi aveva insospettito, ma poi leggendo l'articolo suonava così reale che... vabbé, stendiamo una pezza compassionevole...

Comunque il fatto è che, come ho detto usando l'esempio di Van Gogh, sono ultrasensibile all'argomento. Poi sono distante da quel tipo di arte, per cui tutto mi pare possibile (e tu sei stato davvero bravo e metterla in scena...)

Non sapevo niente di spoof prima di ieri...

E sì, ci sono cascato come una pera cotta! E che me la sia bevuta nonostante il nome Evaristo Grattamoscia è ancor più un merito per te. Cioè, avessi usato un nome "più cristiano" (come diciamo qua...), sarebbe stato più credibile; invece tu mi hai pure dato un indizio (bello grosso...) che era una bufala, ma io ci sono cascato lo stesso.

Ti dirò, mi ha così affascinato sta cosa che ho avuto un'ispirazione folgorante: che dici, ci esce una paginetta sul n.5? Da affiancare alla tua, magari in un riquadro. E' sulla musica classica.

Se mi dai l'OK te la scrivo in un paio di giorni: è corta e l'ho già in mente.

Naturalmente no problem se non è possibile. Sto agendo sull'onda dell'entusiasmo, quindi non sono molto lucido: questo SPUF mi ha proprio affascinato (non solo lo SPUF, ma il vederlo realizzato in maniera efficace).

V'incollo il commento di una mia amica che ha letto la rivista:

Ho letto la rivista (non tutta però, è abbastanza disagevole).

La rivista si è praticamente inciccionita! 100 PAGINE! Bello!

Mi è piaciuta l'intervista che ti ha fatto Sonaglia.

Non so come, ma nelle pagine si parlava di molte cose mi interessano: innanzitutto
la tua intervista, poi il libro della Bronte che non ho mai letto ma che vorrei e
quell'articolo sul malocchio. E mi è piaciuto anche l'articolo su Tomba per come è stato scritto, nonché l’intervista alla Newton
(secondo me è stata una genialata).
Dei tuoi articoli in particolare ho apprezzato quello sulle curiosità americane.

Riferirò!


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