| E' un tema molto interessante.
In effetti si osserva sempre la forma prima e la sostanza dopo. Per me non dovrebbero esistere nè una nè l'altra. Andare di getto senza ricamarci sopra.
Le similitudini più improbabili e le analogie più bizzarre fanno dell'artista un genio, se si conta la logica. Almeno così dicono. Ma alla fine l'arte cos'è? Il tentativo dell'uomo di comunicare e "comunicarsi".
Scrivere, dipingere, comporre, scolpire ti cambia. Puoi accedere a lati della tua persona che ancora non conosci. Forse sperimentare non è altro che scendere nel proprio baratro, tutti ne abbiamo uno, e vedere quello che c'è dentro. Capire come sviscerarlo e costruire il ponte che conduce agli altri. Forse l'arte esiste prima di tutto per soffocare la nostra condizione, quella umana intendo, dove alla fine si è sempre soli. Nessuno può entrare dentro di te, almeno non ancora, poi magari la tecnologia farà miracoli e un giorno delle nanomacchine saranno in grado di decodificare il cervello.
Magari scopriranno che ad ogni immagine o pensiero corrisponde un determinato codice binario, e i tuoi sogni appariranno in tempo reale su uno schermo piatto mentre dormi.
Fino a questo momento, e spero che roba simile non accada mai, la poesia come la musica e via dicendo, sopperiscono a tale mancanza.
Poi l'uomo, per natura, è portato al progresso e al tempo stesso al mantenimento, omeostasi e reostasi dicono si chiami. Una contraddizione, però esiste. Quindi sperimentare è nella natura dell'uomo. Gli serve per trovare qualcosa di "meglio" forse? Perchè più una cosa migliora, più è utile.
Bo...è un discorso molto personale alla fine. Però vale la pena di svilupparlo. In questo momento stiamo tutti cercando un punto d'incontro, esattamente dal momento in cui Ciste di Seta ha sollevato l'argomento. Questa non potrebbe essere "Poesia"? Tentare di comunicare, in sè, non è qualcosa di artistico?
Tanta, tanta roba...
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