Due chiacchere con..., M. P. Black

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Terry78
icon12  view post Posted on 13/4/2011, 11:48




1) Ciao M.P. Black e benvenuta nel Forum "Creativity station". Ti va di presentarti?


Ciao e grazie per l’invito! Mi chiamo Paola, ma con lo pseudonimo di M.P. Black ho pubblicato la trilogia di “Lisa Verdi” (0111 edizioni). Sono una mamma – lavoratrice – casalinga che ama scrivere, leggere e guardare poca Tv. Scrivo principalmente la sera, quando la casa è avvolta nel silenzio. Vivo sulle dolci colline venete, dalle quali traggo inspirazione per la scrittura. Spesso, quando scrivo, ascolto qualche brano musicale. Prediligo gruppi come i “Muse” o i “Linkin Park”. I primi, soprattutto, mi hanno aiutata a stendere i capitoli della trilogia di Lisa che contenevano scene di battaglia. Se non scrivo, leggo o mi dedico alla ginnastica per sgranchire schiena e cervicali, sempre provati dalle lunghe ore trascorse davanti al p.c.



2) Con “Lisa Verdi” inizia la tua trilogia fantasy (Lisa Verdi e il ciondolo elfico, Lisa Verdi e l’antico codice, Lisa Verdi e il Sole di Aresil). Avevi già deciso dal primo volume che ci sarebbero stati un secondo o un terzo libro, oppure l’hai deciso dopo?



All’inizio la storia di Lisa doveva essere contenuta in un unico volume. Quando però ho terminato di stendere tutta la trama, mi sono resa conto che non avrei potuto presentarmi, come esordiente, con un tomo di ottocento pagine. Chi avrebbe mai acquistato un libro del genere di un’autrice sconosciuta, e magari a un prezzo elevato? Così ho deciso di spezzare la trama in tre parti ed ecco nata la trilogia di Lisa.



3) In “Lisa Verdi e il ciondolo elfico” c’è l’epico scontro tra il Bene e il Male. Scontro che ritroviamo anche negli altri due libri. Che cosa ti è riuscito più difficile descrivere: il Bene o il Male?


Sicuramente il Bene. Non mi è facile scrivere dei “Buoni” e delle loro avventure. Il lato positivo delle persone può apparire banale, scontato e noioso. Mentre narrare le storie dei personaggi “cattivi” è stimolante e, a dirla tutta, mi è risultato davvero semplice. Infatti, il personaggio che i lettori preferiscono dell’intera trilogia è Lispoto, un Elfo Vampiro che si incontrerà nel secondo volume e che rappresenta quanto di più cattivo si possa immaginare. Credevo di aver creato un personaggio che sarebbe stato inevitabilmente odiato, mentre ho fallito, dando vita, invece, al personaggio più amato, proprio per il suo lato crudele e sinistro.



4) Sicuramente sarai affezionata al personaggio di Lisa, ma c’è qualche altro personaggio che prediligi? Perché?


Lisa è la protagonista, quindi non posso non amarla, naturalmente. Lei è la mia eroina, lei mi ha fatto conoscere al grande pubblico, pertanto le devo tutto. Un personaggio che adoro particolarmente è Bartolomeo, il Guardiano di Lisa. Barty è il personaggio più amato dalle donne, per la sua dolcezza, simpatia, ma anche coraggio, quando la situazione lo richiede. E’ un elfo carino, non bellissimo, voglio sottolinearlo, che ama Lisa incondizionatamente, sopportando i suoi frequenti sbalzi di umore. Un altro personaggio che adoro e’ rappresentato dalla zia di Lisa, Anna. Una donna forte, coraggiosa, a volte brusca (i litigi tra lei e Bartolomeo hanno riscosso molto successo). E’ una donna che ha dovuto rinunciare per la nipote all’amore e che non teme di mettere a repentaglio la sua vita per salvare quella di Lisa. Infine mi piace Gianni, uno degli amici di Lisa. Irruento, brontolone, antipatico, sempre super critico nei confronti di Lisa, si rivelerà essere il personaggio forse più importante dell’intera trilogia. Ma altro non posso aggiungere, naturalmente…



5) Ho letto che il tuo primo libro è stato nominato nel 2007 libro dell’anno dall’Associazione Servizi Culturali di Milano. Come ti sei sentita quando hai ricevuto questo riconoscimento? Parlacene.


Quel giorno ho aperto per caso la posta elettronica e mi sono trovata la mail che mi comunicava di aver vinto il premio che hai citato. Al momento non avevo afferrato bene la questione, e ho dovuto leggere e rileggere la mail più volte. Quando, finalmente, ho compreso che ero proprio io quella che aveva vinto il premio, sono scoppiata a piangere e ho avvisato subito il marito, la mamma, gli amici. Specifico che “Lisa Verdi e il ciondolo elfico” è uscito in due edizioni. La prima, nel 2007, con la casa editrice “Il Melograno” di Milano, che ha vinto il premio. Successivamente, nel 2008, proprio per questo riconoscimento, è stato ristampato, in seconda edizione, dalla casa editrice “0111 edizioni” di Milano, che ha curato la stampa anche degli altri due volumi.



6) Quale consiglio di scrittura senti di dare ai lettori del Forum? Spiega brevemente come scrivi le tue storie? C’è un momento della giornata in cui ti senti maggiormente ispirata? Deve esserci una particolare atmosfera attorno, o scrivi benissimo ovunque?


Innanzitutto consiglio di leggere e rileggere il manoscritto fino allo sfinimento. Non abbiate fretta ad inviarlo. Magari tenetelo un po’ nel cassetto e riprendetelo quando vi sentite pronti a rileggerlo e poi a spedirlo a una casa editrice. Quando stendete la trama, dovete sempre sapere da dove cominciate e dove andrete a finire. Non lasciate mai nulla al caso, perché la trama rischia di apparire confusa e senza un filo logico. Tutto deve essere pianificato, anche se, durante la stesura del manoscritto, alcuni cambiamenti saranno inevitabili. La cosa più importante , comunque, è che il cerchio si chiuda senza lasciare nulla di incompiuto o senza dare nulla per scontato. Quando mi balza alla testa una storia, comincio a prendere appunti, quindi gli appunti si ampliano e scrivo l’intera trama del libro. Poi spezzetto la trama nei vari capitoli e, naturalmente, insieme creo tutto il mondo dei personaggi: nomi, personalità, carattere, etc… Se sono a casa tutto il giorno (quindi solo il sabato e la domenica), preferisco scrivere la mattina presto, magari ancora in pigiama. Altrimenti sono costretta a scrivere la sera. Anche se sono stanca, però, le idee escono ugualmente e le scene più belle di Lisa le ho scritte proprio nella tarda serata! Preferisco il silenzio, e magari scrivere in giardino, immersa nella quiete delle mie colline. Siccome questo, avendo due figli, non mi è quasi mai possibile, aspetto che scenda la sera e che tutti se ne siano andati a letto. Ho scritto però spesso anche con i figli che giravano per la casa, con la Tv a manetta e la playstation a volume altissimo. Se ho bisogno di estraniarmi, riesco a farlo anche nella confusione più totale.



7) A quale pubblico pensi si rivolgano i tuoi libri? Chi vorresti raggiungere con la tua scrittura?


La trilogia di Lisa Verdi è nata per un pubblico di adolescenti, ma effettivamente è stata letta, e viene tuttora letta, da una fascia di età compresa tra i dodici e i cento anni! Con la mia scrittura vorrei raggiungere un po’ tutti, ma questo non è sempre possibile, dipende dal genere e dal tema trattato. Se aggiungi scene di sesso, ad esempio, inevitabilmente il target di lettura si eleva a una fascia adulta.



8) A quale autore pensi di rifarti o ti piacerebbe essere paragonata?


Senz’altro a J.K. Rowling, la mia maestra. A lei devo tutto. Mi ha praticamente insegnato a scrivere e mi ha spronata a gettare le basi di Lisa Verdi.



9) Il fantasy oggi. Pensi che sia un genere letterario per una ristretta nicchia di lettori, oppure può anche farsi apprezzare da tutti?

Il fantasy è un genere che può essere letto assolutamente da tutti, però in Italia incontra ancora tante resistenze, un po’ per limitazioni culturali, un po’ perché viene spesso ed erroneamente pensato solo come genere rivolto ai bambini o ai ragazzi. Fortunatamente i nuovi autori del fantasy italiano stanno raggiungendo livelli di scrittura davvero alti e sono sicura che presto questo genere verrà letto da una più ampia fetta di lettori. Alcune delle mie lettrici si sono avvicinate al fantasy proprio leggendo la saga di Lisa e ne sono rimaste piacevolmente colpite, tanto da dedicarsi alla lettura di tanti altri libri del genere.



10) Oltre al fantasy, quale genere letterario prediligi? Perché?


Beh, adoro la fantascienza, che comunque si avvicina molto al fantasy, ma un altro genere che leggo volentieri è l’horror. Seguono il genere thriller e infine il romance. Però leggo un po’ di tutto, in base allo stato d’animo e al periodo che sto vivendo.



11) Progetti per il futuro. Qualche anticipazione…


A fine maggio uscirà il mio nuovo fantasy “I Guardiani delle anime – la maledizione della Regina”, con la casa editrice Domino di Piacenza. Anche in questo caso si tratta di un urban fantasy ambientato nel nostro presente, ma il libro contiene parecchi sbalzi temporali, che mi hanno costretta ad effettuare svariate e impegnative ricerche in internet. Credo molto in questo libro, mi sono divertita a scriverlo e penso che sarà gradito ai miei lettori. Ora sto scrivendo un altro urban dal titolo “Ali di fata”, ambientato in Inghilterra. Questo libro rappresenta una bella sfida, in quanto è scritto in prima persona e con uno stile completamente differente da quello che ho utilizzato per la saga di Lisa e per i Guardiani. Mi mancano pochi capitoli per finirlo e poi, molto probabilmente, mi dedicherò alla stesura di un altro libro dei Guardiani.

Grazie per l’attenzione!


Potete leggere l'intervista anche qui:
http://terrysfantasy.blogspot.com/2011/04/...-m-p-black.html

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