Due chiacchere con..., Damiano Oberoffer

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Terry78
icon12  view post Posted on 25/4/2011, 14:12




1) Ciao Damiano e benvenuto nel Forum "Creativity station" raccontaci un po’ di te…


Ciao a tutti. Mi chiamo Damiano Oberoffer e vivo a Vanzone con San Carlo, un piccolo paese all’estremo nord del Piemonte, in Provincia di Verbania. Insegno sala-bar in un istituto alberghiero e da due anni sono consigliere comunale e di comunità montana: la politica è tra le mie più grandi passioni, come del resto il mio lavoro, la musica e la scrittura, naturalmente.



2) Quando hai iniziato a scrivere? Perché?


Ho iniziato a scrivere all’età di sedici anni. La prima cosa su cui mi sono voluto cimentare non era un racconto, una poesia, qualcosa di semplice… Tutt’altro. Un romanzo di ottanta capitoli, che, ahimè, devo ancora completare. E’ stato un inizio forse troppo grande, ma mi è servito molto. Nel frattempo è arrivato “Il mistero della fede”.


3) “Il mistero della fede” è il primo libro che hai pubblicato. Quale messaggio vuoi lanciare con questa tua storia? Pensi di scrivere un secondo libro, cioè stai già pensando ad una continuazione o è un libro autoconclusivo?


Non c’è nulla di più bello e al contempo difficile che parlare di argomenti “forti” attraverso una storia di fantasia. Con il pretesto di un presunto miracolo racchiuso in un semplice thriller, ho voluto lanciare con il mio romanzo una riflessione, per me vitale, sull’esistenza di Dio e della fede.
Di libri che mi piacerebbe scrivere ne ho molti in mente: uno, in particolare, è già in fase avanzata di progettazione, ma non sarà la continuazione de “Il mistero della fede”. Molto di più.


4) E l’idea di scriverlo com’è nata? Come mai hai scelto questo titolo?


L’idea di scrivere “Il mistero della fede” mi è arrivata quando stavo scrivendo il mio primo romanzo cui facevo riferimento pocanzi. Mi ero chiesto: “E perché non scrivere un libro sulle religioni?”. Mi sono sempre piaciute le scommesse. E così è nato il romanzo, che tratta soprattutto di una religione, quella cattolica. Il titolo, cosa forse un po’ buffa, è nato precedentemente al libro. Mi è venuto d’istinto…


5) Quale parte del libro è stata per te più difficile scrivere? Perché? Quale, invece, più semplice?


La parte che ho trovato più difficile da scrivere è stata la prima metà del libro: non avevo mai scritto un giallo così lungo prima di allora, e creare un’atmosfera credibile con una certa suspance è risultato un lavoro abbastanza lungo, ma alla fine gratificante… Ho trovato più semplice, paradossalmente, cimentarmi nei capitoli dove parlo, attraverso articoli di giornale, di miracoli, fede ed esistenza di Dio.


6) Il discorso sul “mistero della fede” può essere un po’ spinoso come argomento. Ma per te cos’è la fede? E’ quanto emerge dal libro stesso, dove si afferma l’esistenza di due divinità, oppure non ha carattere autobiografico, ed è solo un espediente narrativo? Quanto c’è di autobiografico nella tua storia?


La fede è la credenza in qualcosa di dubbio. Ho trovato che puntando su due tipi di Dio, oggettivo e soggettivo, è possibile parlare di fede a chiunque, anche non credente, perché ognuno di noi può rientrare nel ragionamento. “Dio esiste soltanto per chi crede nella sua esistenza.”
Se il romanzo ha qualcosa di autobiografico dovresti chiederlo a chi mi conosce bene… Comunque, sì, ci ho messo qualcosa di mio, come spesso tutti gli autori.


7) Hai mai scritto racconti? Preferisci cimentarti a scrivere racconti oppure romanzi?


Di racconti ne ho scritti un po’: si possono trovare su www.ewriters.it. Scrivere un romanzo, progettarlo, fare ricerche, correggerlo e ricorreggerlo, beh, dà un altro tipo di soddisfazioni, dal mio punto di vista. La maggior parte dei racconti li ho scritti per sfogarmi.


8) A quali autori senti di ispirarti o ti piacerebbe essere paragonato?


La mia fonte principale di ispirazione è Dan Brown. Per i paragoni, aspettiamo ancora qualche anno…


9) Dal libro al grande schermo: sogni anche tu che un giorno il tuo libro diventi una pellicola? E quale film tratto da un libro ti è piaciuto di più? Perché?


Diventare una pellicola? Cosa alquanto improbabile… Preferisco guardarmi Il codice da Vinci e Beautiful Mind, tra i film che mi hanno emozionato di più.


10) Quale consiglio di scrittura senti di dare ai lettori del Forum? Spiega brevemente come scrivi le tue storie? C’è un momento della giornata in cui ti senti maggiormente ispirato? Deve esserci una particolare atmosfera attorno, o scrivi benissimo ovunque?


Il consiglio che mi sento di dare è quello di scrivere solo quando ci si sente ispirati e pienamente convinti di quello che si sta facendo. Voler scrivere quando si ha la testa da un’altra parte o fretta, non porta da nessuna parte. Sicuramente il risultato non piacerà e bisognerà riscrivere, ritoccare, sprecando solo tempo.
Mi rendo conto di essere un po’ strano, ma io inizio a produrre bene dopo le 17,30, in un luogo completamente tranquillo, privo di interferenze esterne.


11) Ti occupi di promuovere gli autori. Puoi parlarci dei tuoi due progetti (futuroScrittura e booktrailers)?


futuroScrittura e Booktrailers sono due blog con cui mi sono prefissato l’obiettivo di dare un aiuto agli autori esordienti come me. Booktrailers, il primo a nascere, pubblica gratuitamente i trailers pubblicitari dei nuovi libri. E’ ben indicizzato sui motori di ricerca e molto visitato. futuroScrittura è invece un blog dove gli autori possono registrarsi e pubblicare articoli per promuoversi, a ruota libera. La promozione libraria è un’impresa non da poco; con questi siti ho voluto offrire un posto ulteriore dove darle spazio.


12) Progetti per il futuro. Qualche anticipazione…

Pubblicare il mio secondo romanzo, concorrere all’apertura di una nuova scuola e magari anche di un’associazione culturale, andare all’università.


Potete leggere l'intervista anche qui: http://terrysfantasy.blogspot.com/2011/04/...-oberoffer.html

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