gaspare110 |
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| Silenzi -senza voce- riemergono da un mare di vergini - senza dio- inondando di pensieri e blasfemie ordinarie, incoscienti emozioni calpestate dalle foglie ingiallite d’autunno…
Spazi decrescenti di vita squarciano cieli incontenibili d’inverno, sfuggendo alle ombre segnate dal vento…
Un impercettibile caos calmo trattiene lentamente, inutilmente il tremore nascosto nel tepore dei tuoi occhi…
Ma dove strariperanno i miei sospiri giunti al fiume senza foce del tuo corpo senza nome?
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