Tutti pazzi per i forum

Le statistiche parlano chiaro, circa sei milioni di italiani dichiarano di essersi iscritti, almeno una volta, ad uno degli innumerevoli portali d'intrattenimento presenti sul web. Il social network per eccellenza, quello più conosciuto in assoluto, è facebook, ricordo la prima volta che ne parlai a mia madre, era ai fornelli intenta a preparare uno dei suoi piatti più riusciti, i bucatini all'amatriciana, mi arrivò un destro alla Nino Benvenuti che mi fece girare per tutto il perimetro della cucina, questo il suo commento: "A' Brunè, n'artra volta che dici 'na parolaccia te ne dò n'artro". Quando si dice l'amore di una madre. Iscriversi ad un forum è relativamente semplice, la prima cosa da fare consiste nel riempire gli spazi vuoti, niente di trascendentale, inserisci il tuo username, il tuo indirizzo e-mail, la password, ed il gioco è fatto, almeno apparentemente, sei finalmente convinto che questa sorta di dogana sia terminata, quando in un angolino dello schermo appare la scritta: Digitare le seguenti parole in modo corretto. Panico totale, ti trovi a cospetto di due sgorbi in stile aramaico, e solo dopo diversi tentativi, le parole che hai digitato sembrano essere quelle giuste. Alla fine, dopo mille peripizie e con tua enorme soddisfazione riesci ad entrare nel forum, sei tutto sudato, ma non importa, ce l'hai fatta! Sei l'utente numero 12'350. Il primo passo da compiere una volta entrati in un forum, è quello di presentarsi agli utenti e di scegliersi un avatar che si addica alla propria personalità e soprattutto al nick name che hai scelto in precedenza. E' a questo punto, signori, che si scatena la fantasia umana, è una caccia estenuante all'avatar degno di nota, dopo ore di interminabile ricerca, hai finalmente trovato l'immagine che cercavi, e pensi: Utenti! Ora vi faccio mangiare il fegato dall'invidia. Quello che va più di moda è il genere fantasy, del tipo: lo gnomo, l'elfo, il mago, io per semplificare le cose decisi di mettere la mia foto; ebbe un successo indescrivibile tra gli amanti del genere, ho impiegato circa tre giorni per far capire che quello ero io, e quelle erano le mie orecchie. Arrivati a questo punto dovete dimostrare al resto degli utenti le vostre capacità d'espressione. La forma d'espressione più usata sui forum è la poesia, prendi un foglio A4 e gli scaraventi sopra una manciata di versi incomprensibili. Sei convinto di aver partorito un capolavoro alla Gabriel García Márquez quando ti arriva, come una raccomandata, il primo commento: ti risponde un tizio convinto di essere il Vittorio Sgarbi della situazione e con una sfilza di paroloni degni di lode ti fa capire in modo molto dipolomatico che sei una schiappa. E tu pensi:" Ma chi m' ha risposto!? Dante Alighieri?!" Poi c'è il tipo più convinto di tutti, l'originale, quello che scrive cose che non comprende neanche lui, quello che nei propri testi inserisce talmente tanti ca...bip e talmente tante fi...bip da fare arrossire pure Rocco Siffredi. E' proprio così, signori cari, siamo tutti pazzi per i forum, non sono forse diventati la nostra seconda famiglia?

C

Per molto sono diventati una droga, un escapismo, l'ultima spiaggia, per altri una seconda vita tout-court, anzi, la prima!
Una disamina deliziosamente vera di quanto, spesso, nel virtuale, tutti cercano di tirare fuori quello che credono il loro 'lato originale', finendo per friggere le solite uova in olio evaporato.
Grande!!!

Alle scuole medie in cui insegna una mia amica hanno fatto un ciclo di conferenze per indottrinare i genitori sul pericolo del web. Il funzionario della polizia postale parlando di facebook diceva che molte persone che si incrociano per strada manco si salutano però su facebook si scambiano faccine e amicizie (per la verità c'è pure un mio parente che è separato e che usa la bacheca per lanciare messaggi di riconciliazione con l'ex moglie... ma scusate non ha altri mezzi per comunicare con lei?)
Comunque il web è una realtà un po' magica dove tutto sembra più bello, la gente non puzza, non senti neanche se ha o meno una voce ridicola, se tartaglia tutto è posto su un piano superiore.

Parlando con dei miei amici durante le scorse vacanze di Natale è venuta fuori la stessa cosa: gente che sta tutto il giorno a scambiarsi saluti e scemoticon su fb, twitter o quel che è, poi se si incrocia per strada o al pub nemmeno si rivolge la parola. Se non siamo alle soglie di una sorta di schizofrenia generale indotta dal virtuale, con sdoppiamento della personalità (quella che puzza, appunto, che a volte può dire e fare cazzate, perché la vita degli esseri umani è così, e quella apparentemente perfetta, piena di paroloni e citazioni e grandi pensieri espressi in frasi lunghe come un sms e che non tratta argomenti banali tipo la stitichezza), non so come definire questa situazione.

Divertente il racconto però confondi portali, forum e facebook che sono cose ben distinte.
Verissimo il discorso della gente che è "amica" su fb e non si saluta per strada, anche io ho qualche "amico" del genere. Parlare di schizofrenia mi pare eccessivo. Il punto è che per quasi tutti il social virtuale è (giustamente) ben distinto da quello reale, nel quale siamo molto più inibiti nell'entrare in una nuova cerchia e anche molto più restii a far entrare nuove persone nella nostra.