Inferno

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luciana turina
view post Posted on 9/6/2010, 19:34




Ogni mattina visito l’Inferno.
Molti di noi credono sia un luogo irraggiungibile, confinato là, nell'altro mondo.
La classica buia dimensione d' infinite sofferenze, dove la luce di Dio non arriva.
Altri invece lo ritengono inesistente.
Invece non è cosi’. Seguitemi .

MM linea verde, fermata Indovinate, ore 7.05.
L’inferno spalanca le sue porte scorrevoli sotto fioche luci al neon ed ecco , io li vedo.
Venite , venite con me. Ma state attenti.

Din din din, din din din…
Ecco Oreste. Canticchia nervoso, solito sguardo-minaccia.
Din din din, din din din..
-Luciooo! Stai lì! Non far avvicinare nessuno alla macchinetta, che vado a cambiare.-
Din din din, din din din..
-Cambiami! Dai cambiamene 20…no 30 anzi fai 50, dai dai!-
Il compare sorveglia. Gli occhi stanchi, quasi spenti, senza piu’ colore.
La macchinetta suona e mangia , mangia , mangia.
Sempre piu’ monete , sempre di piu’.

Din din din, din din din..
La c’è Maria, sempre gli stessi gesti, ogni giorno, come il primo giorno. L’unico in cui la macchinetta la fece vincere . Cosi’ la prese. Si prese tutto. Anima e mutuo.
-Ripeto, ripeto tutto io.. caffe’ la mattina alle 7.02 , all’angolo del bancone..fumo la sigaretta con la destra e butto la cenere tre volte, tre volte si.. si .. mai di piu’.. tre volte, tre volte..-
Trema convulsa la mano, il fumo sale lento, lento.
Din din din, din din din…
-Cambiami! Dai cambiamene 20…no 30 anzi fai 50, dai dai!-
La macchinetta suona e mangia , mangia , mangia.
Sempre piu’ monete , sempre di piu’.

Intorno a loro molti altri, senza piu’ nulla da cambiare.
Guardano rapiti , drogati dal titinnare delle monetine che scompaiono veloci nelle fessure.
Cercano invano tra le tasche vuote e sognano di stringerle , toccarle.
Sentirne il freddo solletico fra le dita.

Ride intanto la puttana meccanica, tra mille suoni e lucine colorate.
Ride , bastarda, grassa regina di povere formiche .
Si contendono le loro ultime briciole, per portarle a lei.

State attenti, andiamo via in fretta. Non vi avvicinate, vi dico.
Vincerete una sola volta, ma perderete per tutta la vita.
Tutta la vostra vita.

Ogni mattina visito l’Inferno e Satana sta lì, in fondo all’edicola.
Tra una fila di belle macchinette lucenti lui ti aspetta, sotto fioche luci al neon.

 
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luciana turina
view post Posted on 9/6/2010, 20:14




oddio..credo vada in scrittura diaristica, al max spostatelo se ho toppato..
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 10/6/2010, 18:33




Per me va bene postato qui, perché è scritto comunque come un racconto. Sei stata brava, perché parlare di una cosa del genere senza cadere nel drammatico è difficile. Tu ci sei riuscita, hai raccontato in modo ironico, seppur serio, una cosa comune purtroppo a tanti. :)
 
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paroledipolvere
view post Posted on 15/6/2010, 12:34




Molto interessante. Mi hai fatto entrare nell'atmosfera in poche righe. Mi piace il pezzo della cenere gettata tre volte e questo:
"Ride intanto la puttana meccanica, tra mille suoni e lucine colorate.
Ride , bastarda, grassa regina di povere formiche .
Si contendono le loro ultime briciole, per portarle a lei."
Sei riuscita a comunicare il caos e l'inutilità ripetuta allo sfinimento.

Ci piace.
 
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luciana turina
view post Posted on 15/6/2010, 16:51




grazie mille!
 
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4 replies since 9/6/2010, 19:34   41 views
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