L'amore secondo James Sanders, Il mio primissimo racconto

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view post Posted on 21/5/2010, 19:51
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Mio primissimo racconto^^ Non sapevo dove postarlo, forse andava meglio nei "Dark" ma tant'è^^

L’amore secondo James Sanders
Di Stefano Panizzi

Mi trovo davanti ad una villetta a schiera, tipica dei sobborghi delle piccole città Americane. Il mio nome è James Sanders e sto per incontrare la donna che amo. Il quadrante dell’orologio indica le undici e quarantadue. Sono in anticipo di qualche minuto, poco male. Mi appoggio alla mia AMC Pacer e aspetto la mezzanotte, l’orario del mio appuntamento. Butto a terra la sigaretta e fisso il piccolo bagliore che sprigiona il mozzicone ormai morente prima di spegnerlo definitivamente con un piede.

Sono pronto. Lo zaino pesa sulle mie spalle quando suono il campanello. Aspetto qualche secondo. La porta si apre e Camilla mi compare davanti: alta, capelli rossi, tagliati corti, viso a forma di cuore, sempre sorridente e due magnetici occhi verdi. Un pensiero mi fulmina “Dio, quanto la amo”. Con un veloce gesto della mano mi invita a entrare in casa.
- James - dice con tono solenne non appena metto piede nell'anticamera - da quanto tempo è che non ci vedavamo? veramente troppo -. Mi si avvicina e dandomi uno schioccante bacio sulla guancia mi accompagna in cucina. “Sono anni che non la vedo, ma è bella come la ricordavo”.

Io e Camilla ci conosciamo da quando avevamo dieci anni, e lei è sempre stata il mio sogno. Siamo cresciuti a Bear Creek, una cittadina di mille anime, in Alabama. Mia madre prima di morire espresse il desiderio che, una volta adulti, ci sposassimo: una richiesta irrealizzabile. Camilla è sempre stata una bella ragazza, che appena finita la scuola riuscì ad avere un posto alla Columbia, io invece sono sempre stato il tipico, rozzo contadinotto, stupido, peloso e incolto: di questo sono consapevole. Tuttavia questa sera sono ottimista.
I mozziconi delle mie Lucky Strike e delle sue Pall Mall si accumulano nel posacenere e il tempo trascorre veloce parlando del suo lavoro da Biologa, di sua madre e della sua vita praticamente perfetta. Le manca solo una cosa, mi confessa, per essere completamente felice: l’amore. “Perfetto!” esulto mentalmente io. Non potevo ricevere notizia migliore.

Il quadrante del mio orologio digitale segna le due e mi scappa da andare in bagno. Mi faccio indicare il gabinetto e mi trascino dietro lo zaino. Chiusa la porta a chiave faccio un sospiro appoggiandomi alla porta, “Devo essere determinato” penso “Non posso permettermi di tirarmi indietro proprio ora, non dopo tutti questi anni di silenzio, di sentimenti tenuti nascosti”.

Mi siedo sul cesso e prendo un quotidiano in cima ad una pila nell’angolino accanto a me, una copia vecchia di qualche giorno del “The Birmingham News”. Al solito tratta del serial killer che imperversa nell’ultimo periodo “Il Macellaio di Bessemer”. Apro il giornale e leggo distrattamente l’articolo “Bessemer: la prima città in cui ha colpito, asporta i seni alle vittime, tutte donne… Niente di nuovo”. Passo agl’altri titoli “Il Presidente si è fatto un’ altra amante, bravo! E’ morto un attore famoso, peccato! Israele e Palestina hanno riaperto le ostilità, tutto normale!” Non riesco a concentrarmi sulla lettura.

Tutto i miei pensieri in questo momento vanno a Camilla. Sono sempre più convinto che sia quella giusta e devo pensare ad un modo per dimostrarle il mio amore. Sono sempre stato timido, tuttavia per una volta devo farmi coraggio, ingoiare il rospo e farmi avanti. Da troppo tempo mi tengo tutto dentro, compresso nel mio cuore, nella mia anima, inespresso. E’ giunto il momento di dichiararmi, e se tutto va bene, costruire qualcosa con l’amore della mia vita! Realizzerò il desiderio di mia madre di vederci insieme.

“Non può succedere nulla di brutto, non sta sera! Il mio Amore verrà dichiarato!”. Espleto i miei bisogni con tranquillità, prendo tempo, devo essere pronto. Apro l’acqua fredda del lavandino e mi lavo il volto per essere ben sveglio. Il mio riflesso nello specchio ha occhi vitrei e determinati. “Sì, la amo! La amo!” penso ancora “E le dimostrerò il mio amore, come fece mio padre con mia madre quando ero piccolo”.

Apro lo zainetto ed estraggo i regali che ho preso per Camilla. Indosso un elegante paio di guanti, metto il sacchetto di plastica che ho usato per i miei doni nella tasca sinistra e mi avvio verso la porta. “Sì, lo faccio... Devo farlo! Perché la amo!”. Il Macellaio questa notte colpirà. L’ultima fugace visione del bagno mi è data dal riflesso sul coltello da cucina nuovo di zecca che ho in mano, mentre avanzo verso la cucina dove Camilla mi aspetta.

Edited by Caribbean Cool - 28/5/2010, 18:33
 
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Krusa27
view post Posted on 21/5/2010, 20:19




Ho riportato i paragrafi con degli errori e li ho evidenziati in rosso, mettendo sotto ad ogni paragrafo le correzioni che io apporterei^^
Nel complesso il racconto non è affatto male, devo dire che mi ha sorpreso! :D

CITAZIONE (Caribbean Cool @ 21/5/2010, 20:51)
L’amore secondo James Sanders
Di Stefano Panizzi

Mi trovo davanti a una villetta a schiera, tipica dei sobborghi delle piccole città Americane. Il mio nome è James Sanders e sto per incontrare la donna che amo. Il quadrante dell’orologio indica le undici e quarantadue. Sono in anticipo di qualche minuto, poco male. Mi appoggio alla mia AMC Pacer e aspetto la mezzanotte, l’orario del mio appuntamento. Butto a terra la sigaretta e fisso il piccolo bagliore che sprigiona il mozzicone ormai morente prima di spegnerlo definitivamente con un piede.

- Al posto di quella "a" starebbe meglio un "ad"^^


CITAZIONE
Sono pronto. Lo zaino pesa sulle mie spalle quando suono il campanello. Aspetto qualche secondo e la porta si apre e Camilla mi compare davanti: alta, capelli rossi, tagliati corti, viso a forma di cuore, sempre sorridente e due magnetici occhi verdi. Un pensiero mi fulmina “Dio, quanto la amo”. Con un veloce gesto della mano mi invita a entrare in casa. <<james,>> dice con tono solenne appena metto un piede nell’anticamera <<da quanto tempo è che non ci vedavamo? Veramente troppo>>. Mi si avvicina e dandomi uno schioccante bacio sulla guancia mi accompagna in cucina. “Sono anni che non la vedo, ma è bella come la ricordavo”.

- Nella prima evidenziatura, secondo me il doppio uso dell'"e" stona un pò^^
- James va maiuscolo (te lo riscrivo anche se già te lo avevo detto su Msn)
- La terza evidenziatura non so se sia un errore, ma io il punto lo avrei messo dentro ai caporali e non fuori :)

CITAZIONE
Io e Camilla ci conosciamo da quando avevamo dieci anni, e lei è sempre stata il mio sogno. Siamo cresciuti a Bear Creek, una cittadina di mille anime, in Alabama. Mia madre prima di morire espresse il desiderio che, una volta adulti, ci sposassimo: una richiesta irrealizzabile. Camilla è sempre stata una bella ragazza, che appena finita la scuola riuscì ad avere un posto alla Columbia, io invece sono sempre stato il tipico, rozzo contadinotto, stupido, peloso e incolto, di questo sono consapevole. Tuttavia questa sera sono ottimista.
I mozziconi delle mie Lucky Strike e delle sue Pall Mall si accumulano nel posacenere e il tempo trascorre veloce parlando del suo lavoro da Biologa, di sua madre e della sua vita praticamente perfetta. Le manca solo una cosa, mi confessa, per essere completamente felice: l’amore. “Perfetto!” esulto mentalmente io. Non potevo ricevere notizia migliore.

- Secondo me in quella frase la virgola non ci sta bene, dovresti metterci qualcos'altro anche se non so bene cosa, forse i due punti.

CITAZIONE
Mi siedo sul cesso e prendo un quotidiano che occhieggia da una pila nell’angolino accanto a me, una copia vecchia di qualche giorno del “The Birmingham News”. Al solito tratta del serial killer che imperversa nell’ultimo periodo “Il Macellaio di Bessemer”. Apro il giornale e leggo distrattamente l’articolo “Bessemer: la prima città in cui ha colpito, asporta i seni alle vittime, tutte donne… Niente di nuovo”. Passo agl’altri titoli “Il Presidente si è fatto un’ altra amante, bravo! E’ morto un attore famoso, peccato! Israele e Palestina hanno riaperto le ostilità, tutto normale!” Non riesco a concentrarmi sulla lettura.

- Non credo che il termine "occhieggia" sia adatto al personaggio. Siccome è narrato in prima persona, è il protagonista che parla, e siccome hai detto qualche riga prima che è un rozzo contadinotto, non credo utilizzi termini del genere^^
- Nella seconda evidenziatura, io ci metterei un due punti: "nell’ultimo periodo: “Il Macellaio di Bessemer”."
Io la frase la renderei così: “Bessemer: la prima città in cui ha colpito... asporta i seni alle vittime, tutte donne… Niente di nuovo”. trattandosi di una lettura veloce, i puntini di sospensione tra un dettaglio e l'altro secondo me rendono meglio l'idea della pausa lunga. Forse potresti farlo anche nella frase successiva in cui il personaggio legge il giornale^^

CITAZIONE
Tutto i miei pensieri in questo momento vanno a Camilla. Sono sempre più convinto che sia quella giusta e devo penso a un modo per dimostrarle il mio amore. Sono sempre stato timido, tuttavia per una volta devo farmi coraggio, ingoiare il rospo e farmi avanti. Da troppo tempo mi tengo tutto dentro, compresso nel mio cuore, nella mia anima, inespresso. E’ giunto il momento di dichiararmi, e se tutto va bene, costruire qualcosa con l’amore della mia vita! Realizzerò il desiderio di mia madre di vederci insieme.

- Nella prima evidenziatura c'è sicuramente un refuso nel verbo xD Penso tu volessi scrivere "pensare" e non "penso".

CITAZIONE
Apro lo zainetto ed estraggo i regali che ho preso per Camilla. Indosso un elegante paio di guanti, metto il sacchetto di plastica che ho usato per i miei doni nella tasca sinistra e mi avvio verso la porta. “Sì, lo faccio..Devo farlo! Perché la amo!”. Il Macellaio questa notte colpirà. L’ultima fugace visione del bagno mi è data dal riflesso sul coltello da macellaio nuovo di zecca che ho in mano, mentre avanzo verso la cucina dove Camilla mi aspetta.

- I puntini di sospensione devono essere sempre 3 seguiti dallo spazio^^ La frase corretta è: "Sì, lo faccio... Devo farlo!"
- Mi stona un pò la ripetizione della parola "Macellaio" io fossi in te userei un sinonimo per definire il coltello. Per esempio "coltello da cucina".

Krusa
 
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view post Posted on 21/5/2010, 20:31
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Editati i refusi e modificata qualche sbavatura^^ La j di James non so perchè ma non me la fa editare, o meglio, quando posto il messaggio editato la j rimane comunque minuscola...Grazie dei suggerimenti, sono felice che ti sia piaciuto^^
 
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view post Posted on 21/5/2010, 21:59
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Ah solo una piccola postilla: le città citate (compresa nel caso di Bear Creek il numero di abitanti), auto e giornale sono tutte cose esistenti ovviamente^^ ho fatto qualche piccola ricerca online
 
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Maria Papa
view post Posted on 22/5/2010, 10:23




Fila che è un piacere leggerlo. Il finale, devo dirlo, abbastanza scontato...ma tanto non devi pubblicare, no?
Quello che conta è che ci siano le capacità e la bravura.
Qualche piccolo errorino qui e là - che se vuoi ti indico - a parte questo...bravo!

Edited by Maria Papa - 22/5/2010, 13:08
 
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view post Posted on 22/5/2010, 12:00
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No non devo pubblicare^^ grazie, felice che ti sia piaciuto :) è il mio primo lavoro quindi si, tutti i consigli sono bene accetti e anche le correzioni
 
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Roberto Sonaglia
view post Posted on 25/5/2010, 11:07




Infatti va nei 'Dark', te l'ho spostato lì.
Per quanto riguarda il racconto, in effetti il finale è prevedibile, ma questo non toglie sia ben scritto e fili benissimo. Ha un'atmosfera da smalltown americana che mi piace molto.
 
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Krusa27
view post Posted on 25/5/2010, 19:48




Ho visto che hai modificato il racconto, ti faccio notare i nuovi errori che ho visto:
CITAZIONE
-da quanto tempo è che non ci vedavamo? veramente troppo-.

Se usi i trattini per i discorsi diretti, ricordati che ci vogliono gli spazi. Con i caporali non ci vogliono, ma con i trattini si^^
Inoltre "veramente" va con la "V" maiuscola perchè è dopo un punto interrogativo^^
Stessa cosa vale per gli altri discorsi diretti^^

Krusa
 
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Samanta Sonaglia
view post Posted on 1/6/2010, 20:52




Come primo racconto direi che puoi essere soddisfatto. L'hai strutturato abbastanza bene, anche se hai insistito troppo sull'ossessione del protagonista... credo sia questa la causa del finale prevedibile. :)
 
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8 replies since 21/5/2010, 19:51   152 views
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