Roberto Sonaglia |
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| Dopo aver visto pacchi di film inseribili nel sottofilone horror del 'torture porn', che va tanto per la maggiore oggi (i vari Saw, i vari Hostel, quelli francesi tipo Frontierés e Martyr), direi che questo racconto mica è tanto imbecille. In confronto a quelli c'è approfondimento psicologico, e qualche bella allegoria (le quaranta pugnalate; l'uomo costretto a mangiare l'uomo che mi ricorda le critiche al consumismo dei film zombistici di George A. Romero) niente male.
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