Estate Western I, Magaskawee

« Older   Newer »
  Share  
Roberto & Samanta
view post Posted on 21/5/2010, 00:44




image


I
Magaskawee


La luce che si alza dal mare, è la stessa che vedo sorgere nel deserto, e abbassarsi dietro rosse montagne senza smettere di brillare, riflettendo i suoi raggi dai caldi colori sul Torrente, che pigramente giace nel suo letto di cristallo.
Sono Magaskawee Clearwater, nelle mie vene scorre puro sangue indiano, discendente Navajo di cognome, Sioux di nome, oltre che di sangue da ambo le parti.
Ogni giorno mi alzo all'alba per godermi il sole nascente, in compagnia della sola natura, che mi circonda, e di Blue Angel, il mio migliore amico, uno stallone dalla criniera nera e il pelo marrone.
La natura abita in me, e con l'urbanizzazione non ci vado molto d'accordo. Amo salire in groppa al mio cavallo, che sfreccia veloce come un fulmine, facendomi sentire addosso il vento che mi scompiglia i capelli, simile al respiro di Dio che riempie i polmoni di infinito. È come una corsa nel passato, sento l'essenza dei miei antenati profumare il nuovo giorno, e resto a cavalcare per ore, prima di rientrare nella realtà contemporanea.
Al tramonto torno nello stesso posto, per catturare i sogni del corso d'acqua che scorre lungo il deserto, stanco e bruciato dal fuoco solare, che spia i suoi pensieri da vecchio spavaldo consumato dal mondo.
Aspetto che la luna faccia capolino tra le stelle, trasformando le scintille d'acqua dai mille colori, in perle d'argento baciate dal timido venticello delle prime ore serali. È in quel momento che raccolgo i miei silenzi e li confido al Torrente, perché li trascini nella notte a cavallo di due mondi, distanti ma paralleli, danzanti sulle note del tempo distante uno scorcio d'eternità.
Questa sono io, abitante dei giorni nostri, costantemente in contatto con le radici del passato, profondamente piantate in tutti gli angoli della mia esistenza, mentre aspetto l'arrivo dell'estate.
Oggi ho visto il sole salutarmi qualche minuto prima del solito, ho catturato i suoi raggi sul viso, mentre Blue Angel si abbeverava nel Torrente.
Ora cavalco libera lasciando indietro la polvere che si alza dalla terra al nostro passaggio, senza pensare a nient'altro oltre la bellezza di quel senso di pace interiore, che porto con me da quando ho scoperto di esserci.
Sono ancora assorta nei miei pensieri, mentre comincio a costeggiare la strada, quando mi accorgo di un auto ferma sul ciglio, con un carrello appendice che trasporta un cavallo. “L'ennesimo cow boy rimasto in panne!”, penso.
Mi fermo per essere certa che abbia bisogno d'aiuto, e resto a guardarlo da lontano. Quel cow boy ha proprio l'aria di chi è appena rimasto fregato dalla tecnologia... sì, ha bisogno d'aiuto! Mi avvicino a lui lentamente, per inquadrare bene la sua figura.
È in piedi poggiato con la schiena sulla macchina, nasconde gli occhi sotto il cappello, ha un piede poggiato su una ruota e i pollici infilati nel cinturone di cuoio, atteggiamento tipico di chi è contrariato, e in attesa di qualcuno che gli dia una mano.
Sorrido pensando che il mio Blue Angel non gioca mai questi brutti scherzi, come quei pezzi di ferro messi insieme, e gli accarezzo affettuosamente la lunga criniera, gesto che lui apprezza particolarmente.
Il cow boy sembra non si sia ancora accorto del mio arrivo, sorrido ancora, e scendo dal cavallo.
 
Top
Gusme
view post Posted on 15/9/2012, 10:34




Racconto interessante :)
 
Top
1 replies since 21/5/2010, 00:44   56 views
  Share